Cocquio Trevisago senz’acqua, il sindaco scrive a Enel e Alfa, “adesso diteci cos’è successo”
Il disservizio patito da migliaia di utenti nella giornata di sabato in una missiva di Danilo Centrella spedita anche al prefetto

Centottanta pazienti di una struttura per disabili senza la possibilità di utilizzare acqua corrente per lavarsi e nutrirsi.
Un paese di quasi 5 mila abitanti per la maggiore lasciato dapprima con un filo d’acqua che usciva dal rubinetto, poi a secco: erano i bacini idrici che pescano l’acqua potabile dal Viganella – torrente che nasce a Orino, scende a Gemonio e si getta nel Lago Maggiore a Monvalle col nome di “Monvallina” – che si svuotavano a causa del blackout che ha colpito anche la Valcuvia fra venerdì e sabato scorsi, nel cuore della grande nevicata, prevista e attesa.
Tutto questo fra le 7 e le 15 di sabato scorso, 5 dicembre, a Cocquio Trevisago.
Così il sindaco Danilo Centrella ha inviato una lettera ai vertici ci Alfa Srl che si occupa del servizio idrico e ad Enel, per l’erogazione dell’energia elettrica per chiedere spiegazioni sui fatti.
Nel frattempo però, la lunga lettera viene resa pubblica. E nella missiva inviata anche al prefetto di Varese si svelano i fatti dal punto di vista del Comune che, secondo il sindaco Centrella non è stato avvisato dell’interruzione dell’acqua, tanto da ricevere le segnalazioni del disservizio direttamente dai cittadini e da sacra famiglia, la Rsd presente in paese.
«Abbiamo distribuito acqua in bottiglia attraverso la protezione civile in quanto gli ospiti di Sacra Famiglia necessitano di una nutrizione solubile che deve necessariamente venir diluita in acqua». Successivamente l’istituto è stato rifornito con cisterne.
Il problema era sì, secondo la ricostruzione del sindaco, l’interruzione dell’energia elettrica che ha impedito alle pompe di captazione delle acque di rifornire la rete idrica, ma soprattutto alla base del disservizio sembra esserci il difetto di comunicazione tra enti, legato alla mancanza di contatti fra Alfa ed Enel sull’attivazione dei generatori suppletivi.
«Colgo l’occasione per richiedere a ENEL le specifiche sugli investimenti sin qui adottati per il corretto disboscamento di alberi sulla linea elettrica del nostro territorio e se sussiste la reale sicurezza delle linee elettriche da possibili futuri guasti determinati dal danneggiamento di alberi», scrive Centrella, che chiede «quindi formalmente che siano date specifiche sui fatti accaduti. Questo nel puro spirito collaborativo, al fine tutt’altro che punitivo di eventuali imperizie, imprudenze o negligenze, ma per evitare che nuovi gravi eventi avversi possano ripetersi nel paese che amministro».
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Buonasera. Venerdi 4 dicembre al pomeriggio la corrente continuava a saltare con gravi rischi per gli apparecchi elettronici e gli elettrodomestici e poi sabato 5 dicembre dalle 5 del mattino fino a circa le 17 di sera é mancata anche l’acqua per un problema di mancanza di corrente sulla pompa dell’acquedotto che serve il buona parte del Comune. Il problema é la mancanza da parte di Enel di manutenzione e sopralluoghi costanti sulle piante che incombono sui fili elettrici e sulle linee di alta tensione che quando fa una nevicata ampiamente annunciata e sicuramente non eccezionale o un po’ di vento franano sulle linee elettriche. Anche la societa’ erogatrice del servizio acquedotto non aveva i generatori per agire d’urgenza sulla pompa. Bisogna evitare questi disservizi con monitoraggio costante e una buona manutenzione. Spero che le due societa’ coinvolte e cioe’ Enel spa ed Alpha srl facciano tesoro di quanto successo e lavorino insieme per evitare che si ripeta. Cordiali saluti Prof. Dr. Centrella Roberto Cocquio Trevisago