Cinque anni fa David Bowie ci lasciava e ritornava tra le stelle

Era il 10 gennaio 2016, appena due giorni prima Bowie aveva festeggiato 69 anni e pubblicato il suo canto del cigno: Blackstar, un album che presagiva la sua scomparsa

E' morto David Bowie

Sono passati cinque anni da quando David Bowie, l’uomo delle stelle, ci lasciava e ritornava tra le stelle da cui proveniva.

Era il 10 gennaio 2016, una fredda domenica, proprio come quella di oggi, anche se allora lo spettro della pandemia non era minimamente immaginabile neanche per Bowie, una delle menti più brillanti e visionarie della “pop music” (con tanto di illustri apparizioni cinematografiche come in L’uomo che cadde sulla Terra e The Prestige) che in oltre 50 anni di carriera musicale ne aveva raccontate di atmosfere e storie alle “soglie dell’incredibile”.

L’8 gennaio di quello stesso anno, appena due giorni prima della scomparsa, Bowie aveva pubblicato in occasione del suo sessantanovesimo compleanno l’ultimo capolavoro: Blackstar, album concepito dal Duca Bianco come commiato e canto del cigno.

Malato di cancro al fegato, decise infatti  di ritornare un’ultima volta in studio di registrazione per incidere un album cupo ed elegante, un moderno “requiem” cosparso di molti riferimenti alla morte, a partire dal titolo del disco, “Blackstar”, che rimanda a un’omonima canzone di un’altra leggenda della musica, Elvis Presley, con il quale Bowie condivideva la nata di nascita.

Look up here, I’m in Heaven

I’ve got scars that can’t be seen

I’ve got drama, can’t be stolen

Everybody knows me now

(Il testo dell’ultimo evocativo singolo di Bowie: Lazarus)

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com

 

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Pubblicato il 10 Gennaio 2021
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