Ecco perché tanti stanno scaricando Signal

Le modifiche al trattamento dei dati da parte di Whatsapp hanno spinto molti utenti a scarica Signal, app di messaggistica che mette al centro la privacy

Generica 2020

In qualche modo la colpa, o il merito a seconda del lato da cui si inquadri la vicenda, è di WhatsApp. In particolare, di una modifica nella modalità di trattamento dei dati da parte dell’app di messaggistica. Accettando la modifica (l’alternativa è quella di non poter più utilizzare il servizio a partire dall’8 febbraio) si autorizza WhatsApp a condividere i dati raccolti con Facebook.

Una circostanza che ha spinto molti utenti, 810mila nel mondo nella sola giornata di domenica scorsa, ad installare Signal, un’altra app di messaggistica. Si tratta di un’applicazione che pone al centro la tutela della privacy degli utenti e che per questo fino ad oggi era utilizzata soprattutto da giornalisti per contattare le proprie fonti. Ma anche da funzionari e dipendenti della Comunità europea.

Signal, che peraltro è stata finanziata da Brian Acton, fondatore di WhatsApp che nel 2017 lasciò l’azienda in polemica con la gestione impressa dal creatore di Facebook Mark Zuckerberg, utilizza una crittografia end-to-end. Questo significa che l’app non può leggere i contenuti delle chat dei propri utenti, cosa che in realtà avviene anche su WhatsApp.

Sono due le differenze fondamentali. La prima è che il codice di Signal è open source. Questo significa che qualunque sviluppatore può “leggerlo” e valutarne le condizioni di sicurezza. La seconda è che l’app lanciata nel 2013 applica la crittografia end-to-end anche ai metadati delle chat. In altre parole, non conserva informazioni su chi, dove e quando abbia comunicato attraverso Signal, informazioni che invece WhatsApp conserva.

Queste, insomma, le ragioni dell’improvviso successo di questa applicazione. Anche se va detto che in Europa le modifiche alla privacy introdotte lo scorso 6 gennaio sono poca cosa. Riguardano infatti la possibilità per le aziende di utilizzare WhatsApp per comunicare con i propri clienti. Questo proprio grazie all’Unione europea, in particolare al Gdpr, il regolamento per la protezione dei dati, che ha posto importanti limiti alle modifiche introdotte sull’app di messaggistica controllata da Facebook.

Non a caso, gli utenti residenti nei Paesi UE (ma anche quelli che vivono nel Regno Unito) non hanno sottoscritto l’accordo con WhatsApp LLC, bensì con WhatsApp Ireland Limited, la “filiale” europea dell’app di messaggistica. Come detto, con condizioni ben più restrittive rispetto alle possibilità di utilizzo dei dati rispetto a quanto avviene nel resto del mondo. Eppure sono in tanti ad aver scelto di scaricare Signal anche in Europa.

Riccardo Saporiti
riccardo.saporiti@varesenews.it

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Pubblicato il 14 Gennaio 2021
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