Addio Fiammetta, il volto sorridente dei motori
A due giorni dalla scomparsa della cronista del mondo dei motori non si placa il dolore. A Mornago l’impegno per i più piccoli durante il primo lockdown
La piangono amici e famigliari ma anche i tanti appassionati di sport motoristici che seguivano le sue puntali cronache che l’hanno vista salire nell’Olimpo dei giornalisti sportivi come prima voce femminile in Italia di un campionato motociclistico.
Fiammetta La Guidara morta a Varese due giorni fa, cunquant’anni, aspettava un bambino e se n’è andata per le complicazioni di una gravidanza difficile: era all’ospedale Filippo Del Ponte ed è stata poi portata d’urgenza alla rianimazione del Circolo dove è mancata.
Dalla Procura di Varese fanno sapere che «sul caso sono in corso accertamenti».
La notizia, che ha sconvolto profondamente la comunità sportiva del mondo motoristico per via della notorietà di Fiammetta è stata vissuta come un fulmine e ciel sereno anche nel Varesotto, in questi giorni alle prese con una prova dal sapore della ripartenza, il “Rally dei Laghi”.
«Sì, abbiamo pensato molto Fiammetta, e la penseremo anche nei giorni a venire. Un nome che suscita il ricordo di un volto sempre sorridente», spiega Andrea Sabella, organizzatore del rally, che conosceva bene la giornalista: «Non si occupava di rally, ma qui a Varese aveva seguito la cronaca di alcuni percorsi con auto storiche per gare di regolarità».
Dagli ambienti vicini al marito Tarcisio Bernasconi fanno sapere che la famiglia si è chiusa in un doloroso riserbo, sentimento che si respira anche a Mornago, paese scelto dalla coppia per vivere.
«Li avevo incontrati solo pochi giorni fa a passeggio», dice ancora incredulo il sindaco Davide Tamborini, che ha un ricordo preciso della coppia: «Durante il primo lockdown di marzo Fiammetta e Tarcisio si spesero in prima persona e organizzarono una raccolta di generi di prima necessità appositamente pensata per i bambini della zona. Cibo, ma anche giochi e oggetti per la prima infanzia».
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