Scuola fino a giugno: “Vale davvero donare quella socialità ai ragazzi?”
Federico risponde a chi sostiene che gli studenti debbano recuperare il tempo perso e pone una domanda su cosa sia davvero il senso di futuro
Cosa pensano i ragazzi della proposta di proseguire sino a fine giugno per “recuperare il tempo perduto”. Diamo voce agli studenti per capire come stanno vivendo questi mesi
«Mantenere la scuola aperta fino al 30 giugno sarebbe l’ennesima prova della scarsità di ascolto da parte delle autorità nei confronti di studenti e personale scolastico».
Così, Klara Cura, rappresentante d’istituto del liceo classico “E. Cairoli” commenta l’ipotesi di un prolungamento della didattica presa in pugno dal nuovo esecutivo.
L’anno che gli studenti si lasciano alle spalle è forse stato il più difficile dell’ultimo secolo, tra tagli orari, mancanza di socialità e parecchi mesi lontani dai banchi di scuola. Tuttavia, questa non si è mai fermata e gli studenti si sono ritrovati con normali, se non superiori, carichi di lavoro dovuti alla necessità di rimettersi al passo con i programmi.
Caterina Lorenti, maturanda del liceo artistico “A. Frattini” afferma che «nonostante la DAD abbia abbattuto la socialità e l’incontro tra giovani, è stata comunque fonte di un regolare svolgimento del programma. Non appare quindi chiara la visione di Mario Draghi, che cieco delle problematiche evidenti della scuola italiana e dei sindacati, sorvolando esami di maturità e corsi di recupero, ha avanzato una simile proposta ad un ente che negli sforzi costanti si è attrezzato per garantire una didattica ordinaria. Non saranno poi di certo le università ad alleggerire i test di ammissione per gli studenti dell’ultimo anno che a settembre imboccheranno la strada per la vita adulta.
Lavoriamo bene in vista di settembre per assicurare preparazione, competenza e cattedre affinché la ripartenza sia sicura ed efficiente. Didattica fino a giugno vuol dire appesantire un anno pieno di difficoltà e senza un chiaro disegno. Vale davvero la pena donare la socialità ai giovani tra sole cocente, aule non condizionate e costante incertezza?
Si lotta di continuo per il futuro, ma forse è proprio la concezione di questo futuro a destabilizzare le parti.
Partecipa anche tu al sondaggio sulla scuola fino al 30 giugno
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