Scuole chiuse: un papà propone la tregua, ma solo fino a Pasqua

Il patto proposto prevede nel frattempo più impegno su vaccini e trasporti. "Poi se si esce dalla zona rossa scuole aperte, oppure sciopero a oltranza"

La manifestazione per la riapertura della scuola a Tradate

Le manifestazioni dei genitori delle ultime settimane per chiedere l’apertura delle scuole sono il segnale del “vento che cambia” sul tema. Un papà scrive a VareseNews per proporre una tregua nelle proteste fino a Pasqua: “Ma se dopo le vacanze pasquali una Regione tornerà in arancione o in giallo e le scuole dovessero ancora restare chiuse il mio appello è quello di uno sciopero della DAD. A oltranza – scrive –E intanto chi deve vaccinare faccia i vaccini, potenzi i trasporti (altro problema sempre gestito in modo raffazzonato) e non si occupi più della scuola”.
Di seguito il testo integrale della lettera.

Egregio direttore,
penso sia giunto il momento di prendere una posizione netta sulla riapertura delle scuole da parte di tutti noi, parti interessate, studenti e genitori.

Il vento sta cambiando, ma nonostante le proteste di piazza e gli interventi dietro le quinte, i governanti nazionali e locali, con qualche rarissima eccezione, non riescono a prendere posizione, scordandosi che sono lì non per caso, ma su nostro mandato, per decidere con responsabilità e coraggio.
E se si trovano lì per caso, nessun problema, si accomodino.

Tanti, infatti, ancora i dubbi sulla riapertura delle scuole persino in caso di ritorno in arancione.
Io sono qui a proporre un patto. Aspettiamo in silenzio fino a Pasqua. Se saremo ancora zona rossa valuteremo le scelte di Draghi, peraltro possibilista sul punto, almeno fino alle medie inferiori.
Ma se dopo le vacanze pasquali una Regione tornerà in arancione o in giallo e le scuole dovessero ancora restare chiuse il mio appello è quello di uno sciopero della DAD. A oltranza.
La risposta deve essere chiara, genitori e studenti: scioperiamo, scioperiamo, scioperiamo!

E intanto chi deve vaccinare faccia i vaccini, potenzi i trasporti (altro problema sempre gestito in modo raffazzonato) e non si occupi più della scuola.
Spero che i dirigenti scolastici e gli insegnanti si uniscano a questo appello, perché il mio pensiero e il mio ringraziamento va anche a loro.

Cordialità
Lettera firmata

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Marzo 2021
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