Monti, in quarantena, non partecipa all’inaugurazione del centro vaccini di Arcisate

Il presidente della Commissione sanità di Regione Lombardia, tra i promotori del centro vaccinale della Valceresio, ha inviato un messaggio al sindaco di Arcisate

Arcisate - Primo giorno di attività all'hub vaccinale della Valceresio

Il consigliere regionale Emanuele Monti, presidente della Commissione sanità e politiche sociali della Lombardia, non ha potuto partecipare all’inaugurazione del centro vaccinale di Arcisate, per aver contratto il Covid. Pur avendo sviluppato sintomi lievi, è bloccato a casa per la quarantena obbligatoria e dunque ha inviato un messaggio al sindaco Gianluca Cavalluzzi.

“Il centro di Arcisate – ha scritto Monti – va nella direzione di garantire il massimo della prossimità di accesso alla prestazione vaccinale a tutti i cittadini della Valceresio. Ho creduto fin da subito nell’importanza di realizzare proprio qui un hub per le vaccinazioni e mi sono attivato con convinzione perché fosse possibile la sua realizzazione. Ringrazio l’Amministrazione comunale, la cooperativa Medici Insubria, i volontari e tutto il personale impiegato nelle operazioni di somministrazione per la dedizione che ci mettono e che ci metteranno da qui in avanti. Senza il loro preziosissimo apporto tutto ciò non sarebbe possibile”.

“La campagna vaccinale in Regione Lombardia procede speditamente. – ha aggiunto il consigliere regionale – Ad oggi, abbiamo inoculato oltre 2,2 milioni di dosi e siamo riusciti a mettere in sicurezza tutti gli over-80 che si sono prenotati. Questa proattività ci permette di rivolgere la nostra attenzione su altre fasce di età ma, ancor più importante, ci permette di concentrarci con forza sull’immunizzazione dei cittadini estremamente vulnerabili. Non vogliamo lasciare indietro nessuno. Il servizio di assoluta efficienza che è stato approntato nelle ultime settimane, ci sta consentendo di raggiungere a livello domiciliare tutte quelle persone che non riescono a recarsi presso gli hub di riferimento. Un modo questo per mettere al sicuro le persone più fragili, i loro famigliari e i loro caregiver”.

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Pubblicato il 15 Aprile 2021
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