Pagamenti online e offline: sempre più italiani scelgono portafogli digitali e prepagate
Nell'ultimo anno tutto ha subito un cambiamento, compresi i pagamenti online e offline

Nell’ultimo anno tutto ha subito un cambiamento, compresi i pagamenti online e offline. Dalle ultime ricerche è infatti emerso che oltre l’80% dei consumatori ha modificato le proprie abitudini in fatto di pagamenti. Di questi, il 60% circa ha impiegato per la prima volta un nuovo metodo di pagamento, mentre nella fascia 18-24 anni questo dato aumenta fino al 77%.
Le ultime ricerche, condotte in Italia e in altri Paesi tra Marzo e Aprile 2021, che avevano come obiettivo quello di indagare i cambiamenti nei comportamenti dei consumatori, hanno rilevato nel 36% degli italiani intervistati, l’instaurarsi di nuove modalità di pagamento a causa dell’impossibilità di effettuare acquisti di persona.
Il 26% degli italiani ha inoltre affermato di avere modificato le proprie abitudini in fatto di denaro e di aver sviluppato il desiderio di controllare entrate e uscite. Sono salite inoltre le preoccupazioni circa le frodi (28% rispetto al 25% degli anni passati).
Queste nuove abitudini hanno inoltre fatto emergere una maggiore consapevolezza in fatto di metodi di pagamento disponibili e l’aumento di persone disposte a utilizzarne diversi rispetto agli anni passati. I dati raccolti dimostrano infatti che il 33% degli italiani è ora più invogliato a impiegare metodi di pagamento alternativi alla carta di debito o credito per gli acquisti online.
Al contrario di ciò che è stato rilevato nel resto del mondo, l’Italia risulta in controtendenza. Nell’ultimo mese sono infatti aumentati i pagamenti online con portafogli digitali. Questa è diventata la modalità più utilizzata dal 55% dei consumatori italiani (rispetto al 43% a livello mondiale). A questo metodo segue l’uso di carte prepagate (51% in Italia rispetto al 20% negli altri Paesi).
Secondo la ricerca, oltre il 45% degli italiani intervistati ha dichiarato di utilizzare maggiormente i portafogli digitali rispetto all’anno scorso. Questa percentuale, paragonata al 32% del resto del mondo ci permette quindi di capire che sono sempre di più gli italiani che scelgono questa modalità. In crescita anche l’uso di carte prepagate. Il 39% dei consumatori italiani ha dichiarato di utilizzarle molto più spesso rispetto all’anno precedente. Dato indubbiamente di rilievo se si pensa alla media mondiale (13%).
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Checkout: i consumatori richiedono una differenziazione online e offline
La disponibilità di modalità di pagamento differenti al momento del checkout, qualora si effettuino pagamenti online, è un fattore assai rilevante nell’esperienza di shopping. Infatti, una ricerca ha dimostrato come, in assenza di tale condizione, più della metà dei consumatori (la percentuale si aggira intorno al 53% a livello internazionale e 47% in Italia) non sceglierebbe nuovamente lo stesso e-commerce per effettuare i propri acquisti personali. Non solo, la mancata disponibilità di modalità di pagamento differenziate verrebbe valutata come esperienza negativa. Ciò significa che, se al momento del pagamento il compratore non reputa sufficienti le proposte dell’e-commerce in materia non ripeterà l’acquisto o non lo porterà a termine.
Un numero significativo di intervistati, ovvero il 63% in Italia, ha manifestato altresì la necessità di sistemi di sicurezza più efficaci per quanto concerne i pagamenti effettuati online. Tuttavia, pur considerando la richiesta di un controllo più rigoroso, i consumatori continuano a prediligere la velocità e la praticità (un numero in crescita del 110% nell’ultimo anno).
Parlando invece degli acquisti effettuati nei negozi fisici, il 36% degli italiani intervistati (cifra corrispondenti al 43% di coloro che sono stati sottoposti al medesimo sondaggio a livello internazionale) ha potuto riscontrare un cambiamento, seppur minimo, anche in questo caso. Pur considerando gli sforzi fatti, però, è emerso come il 28% degli intervistati (con una percentuale uguale in Italia e a livello internazionale) consideri insufficienti, lenti e inefficaci tali progressi nel mondo dei pagamenti e della relativa sicurezza.
Infine, un numero significativo di consumatori (circa il 48% degli intervistati in Italia) ha dichiarato che, a seguito della pandemia, tornerà ad effettuare acquisti nei negozi fisici con la stessa frequenza del periodo pre Covid-19. Benché i consumatori siano fiduciosi rispetto ad una ripresa dello shopping in-store, essi richiedono comunque un acuito controllo a livello di pagamento e, in particolar modo, una maggiore differenziazione al momento del checkout per quanto riguarda i metodi di pagamenti accettati anche offline.
Cosa succederà nel prossimo futuro?
Nonostante la sempre maggiore diffusione dei pagamenti digitali, I dati registrati a seguito della pandemia manifestano altresì la prosecuzione del trend relativo all’uso del contante. Specialmente per quanto riguarda i consumatori italiani, il 47% di loro ha dichiarato che prevede di utilizzare i contanti per almeno il 25% dei pagamenti nell’immediato futuro.
Non solo, è stato ampiamente dimostrato che questo passo indietro rispetto ai pagamenti digitali sarà inversamente proporzionale alla buona riuscita della campagna vaccinale e alle nuove abitudini di acquisto nei negozi fisici. Com’è prevedibile, infatti, una volta che la popolazione mondiale tornerà gradualmente alla normalità, cresceranno anche gli acquisti effettuati nei negozi fisici (a differenza di quanto accaduto negli ultimi mesi in cui sono cresciuti esponenziale quelli effettuati online). I rilevamenti fatti su un campione della popolazione internazionale dimostra che il 57% dei consumatori prediligerà lo shopping in-store con picchi del 67% in Italia e del 64% in Germania.
Tuttavia è opportuno sottolineare che il 39% degli italiani intervistati ha dichiarato che, fino alla ricezione del vaccino, limiterà sensibilmente gli acquisti all’interno di negozi fisici solo a quelli essenziali o non sostituibili (alimentari, farmacia ecc…). Alcuni dichiarano di evitare, quanto più possibile, ogni forma di shopping all’interno dei negozi fisici o dei centri commerciali.
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