Il piccolo esercito di ostetriche della Sette Laghi: “Un punto fermo per le mamme anche nella pandemia”
Si celebra la Giornata Internazionale dell'Ostetrica promossa da ICM. Tanti i servizi nell'azienda varesina come il "Bilancio di salute post-parto" che prevede visite domiciliari alle puerpere a scadenze programmate
Nei primi quattro mesi del 2021 i parti gestiti nei tre punti nascita dell’Asst Sette Laghi – tutti con l’ausilio e l’intervento delle ostetriche – sono stati 1276 di cui 907 al Del Ponte, 196 a Tradate e 173 a Cittiglio. La proiezione sui 12 mesi conferma al momento il dato di 3840 parti del 2020 e potrebbe alla fine superarlo (Nella foto un’ostetrica impegnata nelle visite domiciliari alle puerpere).
Oggi si celebra la Giornata Internazionale dell’Ostetrica promossa da ICM (international Confederation of Midwives) il cui tema quest’anno è “Segui i dati: investi sulle ostetriche”. Un’occasione per l’azienda ospedaliera varesina per fare il punto sull’attività nei propri reparti.
La ASST Sette Laghi, sotto la regia di Rita Tomasin, Responsabile DAPSS (Direzione Assistenziale Professioni Sanitarie e Sociali) e di Simona Nigro, Ostetrica coordinatrice Area salute donna e bambino, ha incrementato la propria squadra di ostetriche. Oggi sono ben 108 di cui 59 in servizio all’Ospedale Del Ponte di Varese. Le altre operano al Punto Nascita di Cittiglio (21) e a quello di Tradate (17) mentre 11 colleghe sono dislocate sul territorio nei consultori di Varese, Malnate, Gazzada, Sesto Calende, Arcisate, Tradate, Laveno Mombello e Luino.
I servizi gestiti in autonomia dalle ostetriche che sono stati maggiormente utilizzati dalle donne quest’anno sono stati gli ambulatori a Basso Rischio Ostetrico, con oltre 600 utenti complessive, e il cosiddetto “Bilancio di salute post-parto” che prevede visite domiciliari alle puerpere a scadenze programmate. Quest’ultimo servizio partito a marzo 2021 per ora nel solo Distretto del Verbano, che comprende i consultori di Sesto Calende, Laveno e Luino, ha già totalizzato in soli due mesi una cinquantina di visite a domicilio nonostante le complicazioni dovute all’emergenza Covid tutt’ora in corso.
“A nome di ASST Sette Laghi – dichiara la dottoressa Tomasin – di tutte le mamme e dei bimbi assistiti, ringrazio le nostre meravigliose ostetriche per aver dimostrato quest’anno spirito di resilienza e capacità di adattamento alle nuove condizioni imposte dalla pandemia. La certezza di avere un professionista accanto, potenzia la sicurezza della cura e rassicura il cuore di chi ne riceve i benefici. Sono valori – conclude Tomasin – ben rappresentati dal logo che la Federazione degli Ordini della Professione di Ostetrica dedica a questa giornata; i colori dell’arcobaleno che avvolgono le mani che aiutano a dare la vita.”
Secondo l’International Confederation of Midwives che promuove questa giornata le gravidanze e i parti seguiti dall’ostetrica salvano vite, migliorano la salute della donna e del bambino e rafforzano i sistemi sanitari nazionali. Aumentare il numero e i ruolo delle ostetriche nei punti nascita contribuirà secondo ICM a salvare in tutto il mondo 4,3 milioni di vite ogni anno fino al 2030: Si potranno ridurre del 67% le morti di donne per il parto e del 64% le morti post parto di bambini in particolare nei paesi in via di sviluppo dove la mortalità tra le partorienti e i neonati è ancora relativamente elevata.
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