Si era salvato dopo un volo dalla rampa del Terminal 1, ora cerca un posto da aiuto cuoco
La storia di Abhik, il ragazzo indiano che due anni fa tentò il suicidio a Malpensa, è a una svolta: il parroco di Linate lo sta aiutando a crearsi una nuova opportunità
È il 26 agosto del 2019: aeroporto di Malpensa. Un giovane di 25 anni scavalca il muro della rampa delle partenze del Terminal 1 e si butta di sotto. Cade sulle corsie di accesso veicolare al piano arrivi; le sue condizioni sono gravissime. Arriva l’elisoccorso e viene trasportato all’ospedale di Varese. Abhik, questo il suo nome, si salverà e la sua storia prende una piega inaspettata. La racconta questa mattina il Corriere della Sera nella cronaca di Milano. Abihik, il giovane di nazionalità indiana che oggi ha 27 anni, di fatto è stato “adottato” dai suoi soccorritori che lo stanno aiutando a crearsi una nuova opportunità.
Primo tra tutti il cappellano di Linate don Fabrizio Martello, che quando il giovane ha tentato il suicidio si occupava di entrambi gli scali. Don Fabrizio sta cercando per Abihik un posto come aiuto cuoco, visto che in cucina se la cava molto bene. Il giovane è ospite di una struttura residenziale protetta ed ha un visto sanitario che gli consente di restare in Italia ancora per un po’, ma trovare lavoro lo aiuterebbe a restare qui stabilmente. Ci sono molti buchi neri nella sua storia – come spiega il Corriere – Non è chiaro se il suo gesto disperato fosse legato al fatto di dover tornare a Mumbai, ma anche dove avesse preso i soldi del biglietto. In tasca i soccorritori non avevano trovato denaro, né un cellulare e nessun numero da contattare.
Don Fabrizio con la sua comunità di Linate ha raccolto i soldi per un telefonino e le piccole spese. «Ora cerchiamo un ristorante che gli offra una possibilità, la mia mail è info@voladadio.it», spiega il parrocco. Chissà se questa email gli porterà fortuna: Abhik se la merita.
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