“La giunta di Samarate non fa nulla per rendere appetibili i servizi alla comunità”

La lista di minoranza Progetto Democratico di Samarate dopo la commissione Servizi Sociali del 30 giugno, criticando la giunta per le scelte in materia di centro estivo, asilo nido e Puc

Primo consiglio comunale 2019 Samarate

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Progetto Democratico di Samarate:

Apprendiamo dalla Commissione Servizi Sociali di mercoledì 30 giugno, per bocca dell’assessora Nicoletta Alampi, che la piattaforma per gli appalti Aria di Regione Lombardia, piattaforma – lo ricordiamo – fortemente voluta e rivendicata come punto di orgoglio dall’attuale giunta regionale a guida leghista nella persona dell’assessore Caparini, oltre ad aver causato i disguidi ben noti ai cittadini durante la fase acuta del Covid-19, e disguidi altrettanto ben noti, ma più personali al presidente Fontana, non smette di far sentire i suoi effetti sui lombardi.

Il Comune di Samarate aveva partecipato al bando Estate della Regione Lombardia chiedendo 80.000 euro di finanziamento per il centro estivo. Essendo stati celeri nella presentazione, i nostri erano molto ottimisti circa il buon fine della pratica. Peccato che, per un disguido informatico di Aria, il bando sia stato annullato a metà giugno, costringendo le realtà locali a ri-presentare le domande e, ancora oggi, non ci sono certezze circa il reale arrivo dei fondi.

È per questa ragione che l’annullamento del centro estivo, che il Comune ha pubblicizzato oggi, a pochissimi giorni di distanza dall’invito ad aderire al servizio recapitato alle famiglie degli studenti, non arriva per nulla inaspettato. A chi ha partecipato alla commissione sembrava assurdo che si fosse arrivati a luglio senza certezze circa le risorse per il centro estivo e ci chiedevamo come avrebbe fatto il Comune a trovare i fondi per abbattere le rette. La motivazione che il Comune adduce per la cancellazione del servizio, ovvero quella delle poche adesioni, è
chiaramente collegata all’incertezza che aleggiava sullo stesso. Giunti ormai a luglio, chi ha potuto si è certamente arrangiato in maniera autonoma, e il peso della retta ha certamente giocato una parte in causa.
Sia ben chiaro, il gruppo Progetto Democratico non gioisce di questa disfatta, anzi, siamo molto dispiaciuti e preoccupati per le famiglie che si ritrovano senza servizio e lo scoprono solamente quando è molto difficile organizzarsi in maniera alternativa.
Il problema di fondo è che da quella commissione sono arrivate solo notizie del medesimo tenore, è importante che i cittadini sappiano quanto precario sia lo stato di salute dell’offerta pubblica nel nostro comune.

Dopo la bellissima presentazione in Commissione del servizio offerto, da gennaio 2020 ad oggi, dalla cooperativa “il villaggio in città” che ha gestito il centro diurno Minori, è naturale chiedersi se il bene dei minori, che dovrebbe essere principale e prevalente, soprattutto quelli fragili che frequentano il nostro centro diurno , sia rispettato da un sistema che, prima ha assegnato alla cooperativa l’appalto a gennaio 2020, poi, complice il COVID, ha reso complicata l’interazione coi ragazzi e ora a fine giugno, quando i ragazzi sono appena riusciti a creare confidenza con gli operatori e la pandemia consente interazioni più arricchenti, mette di nuovo il servizio a gara, con il potenziale rischio di esporre i ragazzi a un nuovo scossone.

Si è parlato dei Puc (i lavori di pubblica utilità a cui sono tenuti i percettori del reddito di cittadinanza idonei) e, sebbene fosse materia all’ordine del giorno di una commissione convocata da settimane, ci è stato comunicato che non erano noti il numero di samaratesi che avevano sottoscritto un Patto per l’Impiego e fossero quindi arruolabili per progetti di pubblica utilità. Di che cosa ci si aspettava parlassimo, se non di quello?

Si è parlato del centro prelievi Cedal e abbiamo scoperto che la data ora prevista per l’apertura del poliambulatorio, di cui farà parte anche il centro prelievi, è rimandata a settembre. Visti i risultati delle ultime previsioni circa l’apertura del centro prelievi, prendiamo la notizia con
beneficio di inventario, sperando che sia davvero il prossimo settembre.
Sulla casa di riposo, leit motiv delle ultime due campagne elettorali leghiste, è stata promessa la convocazione di una commissione congiunta Urbanistica e Servizi Sociali per discutere delle richieste sollevate dall’azienda costruttrice che, ricordiamo, aveva chiesto una dilazione di tre
anni.

Parlando di centro anziani, l’assessora ha ventilato addirittura la possibilità che, a seguito delle dimissioni della Presidente, che ringraziamo per l’operato di questi anni, si debba sciogliere il centro stesso, qualora l’assemblea non riesca ad eleggere un nuovo Presidente. Non possiamo
permettere che la città perda anche questa risorsa.
Se, a questa sequela di pessime notizie, dovessimo aggiungere lo stato in cui versa il nido comunale, con il progetto di esternalizzazione di almeno una sua parte, che corre spedita (anche qui imputata al basso numero di iscrizioni), ci sembra di capire che l‘intento della giunta sia quello di non fare nulla per rendere appetibili i servizi pubblici alla comunità, così da poter poi usare la scarsa fruizione come motivazione per le esternalizzazioni.

Giunti alla fine di questo elenco di doglianze, la domanda che ci facciamo e facciamo a chi legge è la seguente: “Esiste almeno un servizio comunale che funzioni efficacemente, che non rischi di venire chiuso o di essere esternalizzato?”

di
Pubblicato il 07 Luglio 2021
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