Il labrador Try passa l’esame: da Gallarate un nuovo cane per la ricerca persone sotto le macerie

E non solo il cane, ha passato l'esame: questo tipo di attività infatti si basa anche sul rapporto tra l'animale e il suo conduttore. A Gallarate una sezione del nucleo specializzato di Protezione Civile

cane da soccorso in macerie

Try è un Labrador di tre anni: pochi giorni fa si è “laureato” come cane operativo da soccorso in macerie. Pronto – se sarà necessario – a cercare i superstiti sotto frane o crolli di edifici.

In realtà il brevetto da cane da ricerca non riguarda solo Try, ma anche la sua conduttrice, Claudia Checchi: «I cani vengono addestrati fin da quando sono cuccioli, in apposite “aree macerie”. Il conduttore deve verificare che l’intera area venga setacciata, per questo si lavora come binomio».

L’esame finale di Try si è svolto alla “area macerie Franciacorta”, una zona specializzata in territorio del Comune di Passirano (Brescia), dove è riprodotto uno scenario catastrofico con edifici sbriciolati e autovetture schiacciate.

L’addestramento dei cani specializzati inizia quando sono cuccioli fino ad arrivare all’operatività: «Non tutti i cani ci arrivano» spiega Claudia.«Su sedici binomi (cane-conduttore, ndr) solo cinque hanno ottenuto il brevetto».

cane da soccorso in macerie

Try e Claudia Checchi si sono formati grazie all’addestratore Sergio Ausili.
Checchi e Ausili fanno parte del Nucleo Volontari Associazione Sanità Militare Italiana, che ha sede in Piemonte e una “succursale” a Gallarate. È uno dei nuclei specializzati del sistema ProCiv: «In caso di catastrofi si viene attivati dal Dipartimento di Protezione Civile, in caso di eventi locali invece l’attivazione spetta alla Prefettura.

cane da soccorso in macerie
 Try alla sua prima esperienza su un campo macerie, a 4 mesi di età, con il suo istruttore Sergio Ausili

Una curiosità è legata al fatto che i cani da ricerca possono essere di razze molto diverse: Try è appunto Labrador (compirà tre anni a dicembre) ma ad esempio Sergio Ausili forma un binomio con il suo cane che è un meticcio brevettato nella ricerca in superficie.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 21 Settembre 2021
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