Al Policlinico di Milano un percorso marino per i bimbi che devono fare esami diagnostici
L'intervento finanziato dalla Fondazione De Marchi, del valore di 330mila euro, comprende l'acquisto di una TAC di ultima generazione dedicata prevalentemente all'ambito pediatrico

Dopo il “sottomarino TAC” del pronto soccorso pediatrico al Del Ponte, al Policlinico di Milano apre il percorso “galleggiante” tra i fondali marini, grazie a visori 3D e ad ambienti immersivi, dedicato ai bimbi che devono fare esami diagnostici: l’ansia e il disagio di una TAC vengono quasi annullati grazie ad un viaggio tematico che inizia già dalla sala d’attesa, dove immagini proiettate sulle pareti, suoni e musiche d’effetto rendono l’immersione realistica, e allo stesso tempo riducono di molto il disagio delle cure.
Il percorso è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione De Marchi, da anni al fianco del Policlinico e della sua Clinica pediatrica De Marchi per creare sempre più spazi a misura di bambino, realizzando opere di umanizzazione e sostenendo l’acquisto di apparecchiature mediche all’avanguardia.
«Grazie a questa preziosa collaborazione – commenta Ezio Belleri, direttore generale del Policlinico – la nostra Clinica pediatrica, che da oltre un secolo è un punto di riferimento a livello internazionale, può ora contare su un ulteriore percorso a misura di bambino. La qualità delle cure, che da sempre ci contraddistingue, deve essere sempre più affiancata da percorsi come questo, che diano sostegno ai piccoli pazienti e alle loro famiglie, e che alleggeriscano il più possibile il carico di ansia e paure quando si è in Ospedale. Un obiettivo che portiamo avanti da tempo, e che riusciamo a valorizzare giorno per giorno grazie al fondamentale contributo delle Associazioni che ci sostengono quotidianamente».
«Da sempre al Policlinico la collaborazione quotidiana tra pubblico e privato è il cuore e il successo delle cure – spiega Marco Giachetti, presidente dell’Ospedale -. Oggi, con questo bellissimo intervento di umanizzazione della nostra sala TAC, il livello si alza ancora di più grazie alle più moderne tecnologie interattive e virtuali e ad un ambiente pensato a misura di bambino e famiglia anche nelle parti di attesa. Un percorso molto bello, accogliente e tecnologico come tutta la nostra Pediatria, da sempre all’avanguardia e punto di riferimento a livello nazionale per cure sempre migliori e a misura dei nostri piccoli pazienti».
L’intervento finanziato dalla Fondazione De Marchi, del valore di 330mila euro, comprende l’acquisto di una TAC di ultima generazione dedicata prevalentemente all’ambito pediatrico e l’adattamento degli ambienti del percorso di cura. La TAC, tra le altre cose, andrà di fatto a potenziare le attività della Radiologia, trasversali a tutto l’Ospedale sia nell’emergenza sia per i ricoveri e per le visite ambulatoriali. Non solo esami di routine, quindi, ma anche biopsie guidate dalle tecniche radiologiche, diagnostica per i percorsi delle malattie rare (di cui il Policlinico è il maggiore Centro di riferimento italiano) e approfondimenti relativi alle malattie oncologiche.
Il percorso, in particolare, è stato progettato in modo da mettere in primo piano anche il benessere psicologico e per ridurre al minimo i momenti di stress e paura nei piccoli pazienti, permettendo una migliore partecipazione nell’affrontare esami e terapie. Gli ambienti rinnovati consentono al bambino di “immergersi” nei fondali sottomarini grazie a proiezioni 3D, ai suoni e ai dipinti alle pareti, ma anche attraverso speciali visori 3D da indossare, che rendono l’esperienza ancora più realistica e multisensoriale.

“Il nostro obiettivo – conclude Carlo Agostoni, direttore della Pediatria a Media Intensità di Cura del Policlinico di Milano e presidente della Fondazione De Marchi – è quello di fornire ai bambini affetti da gravi malattie e alle loro famiglie un tipo di assistenza che vada oltre la semplice cura medica, cioè un supporto assistenziale e psicologico umano e a misura di bambino, con l’obiettivo finale della guarigione e di una buona qualità della vita. Per questo la Fondazione da molti anni si impegna a migliorare le condizioni di vita dei bambini malati e delle persone che li circondano attraverso l’istituzione di borse di studio, il miglioramento delle strutture sanitarie, l’acquisto di apparecchiature, l’impiego di equipe di psicologi, assistenti sociali, animatori e personale infermieristico, ma anche con l’organizzazione e il finanziamento di vacanze terapeutiche assistite”.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Emanuele Zanetti su Motociclista di Ferno ucciso da un orso in Romania
GrandeFratello su Superate le 700 firme per la petizione sul recupero del Grand Hotel Campo dei Fiori di Varese
Felice su Motociclista di Ferno ucciso da un orso in Romania
Stefano64 su Neil Young torna dopo l'enorme successo di Harvest: ma non è il disco che tutti si aspettano
Alessandro Zanzi su Superate le 700 firme per la petizione sul recupero del Grand Hotel Campo dei Fiori di Varese
Felice su La bibliocabina, la panchina e il cane che fa pipì. A Fagnano Olona scoppia la polemica
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.