Giorgio Mariani, l’assessore al centro della rivoluzione urbanistica di Busto Arsizio
Si parte davvero con l'area delle Nord e con il primo pezzo di parco lineare ma in parallelo vanno avanti anche gli altri progetti sulla qualità dell'abitare: «Serviranno rinforzi perchè il Pnrr passa da qui»

Giorgio Mariani è salito nel primo mandato Antonelli su un cavallo in corsa, l’assessorato all’Urbanistica che oggi riveste un ruolo centrale nel futuro della città di Busto Arsizio, trovandosi al centro di una valanga di progetti di rigenerazione grazie ai bandi vinti nell’ultimo anno del primo mandato Antonelli.
Il riconfermato assessore all’Urbanistica non è uno che si tira indietro di fronte alle sfide e, grazie alla sua passione per le due ruote, sa che dovrà pedalare e far correre i propri uffici: «Sto cercando di valorizzare tutto quello che si può valorizzare. Nel precedente mandato ho imparato a conoscere lo staff, ora si sta creando una squadra affiatata. Mi devono supportare e sopportare nel mio modo di essere. Qualche volta mi devono contenere ma essere squadra vuol dire anche questo».
Della straordinarietà del momento si sono accorti anche i dipendenti: «Anche loro hanno capito che siamo in un momento straordinario rispetto agli anni passati. Il Pnrr sarà l’unico modo per rivoluzionare una città. Non bastano i soldi degli oneri di urbanizzazione ordinari».
Infatti si corre e proprio mercoledì «è stato approvato in giunta il masterplan legato ai privati che interverranno nell’area delle Nord. Da domani mattina possono presentare un piano di lottizzazione. Il macro-disegno che vede coinvolta l’amministrazione coi privati è pronto. Da qui in poi saranno loro a muoversi».
Significa che entro il 2022 nei tre ambiti approvati si vedranno muovere le ruspe per realizzare un edificio per il senior living, un ambito commerciale (con due medie strutture nello stesso edificio), un lotto per una residenza universitaria (entro fine anno convenzione con Insubria per apertura della facoltà magistrale scienze motorie). Queste tre realizzazioni dovranno garantire un primo pezzo della promenade verde che è stata prevista nel masterplan dell’area delle Nord: «Domitis cederà 6200 mq, realizzerà l’allargamento di via Bezzecca e un nuovo tratto via Monti, oltre ad un posteggio da 75 posti da cedere al comune. La residenza universitaria cedoerà 6 mila mq ad uso pubblico per la promenade e un posteggio da 118 posti auto al comune. L’ambito commerciale cederà 4700 mq per un altro pezzo di parco, oltre a 32 posti auto ad uso pubblico. La passeggiata prevede vialetti e pista ciclabile che verranno realizzati basandosi sul progetto del Politecnico.
Altro importante pezzo della rinascita dell’area delle Nord sarà il progetto Fili di Ferrovienord per il quale servirà un accordo di programma: «La trattativa dovrà concludersi entro il 2022 per far atterrare i 26 milioni di euro di investimento ed entro il 2026 dovrà essere tutto pronto».
Da non dimenticare la riqualificazione dell’area mercato con il condensatore culturale-sociale da realizzare con i soldi del bando regionale: «Bisogna dimostrare la sostenibilità dell’opera, serviranno azioni di coinvolgimento attivo della cittadinanza (850 mila euro a disposizione solo su questo capitolo) per progettare spazi di smart working e co-working, sale espositive e sale convegni, sedi di associazioni. Andranno coinvolte tutte le realtà attive in città».
Infine c’è il progetto di rigenerazione nazionale: «Entro il 5 dicembre dovemo dare l’ok alla missione. Il progetto complessivo è da 28 milioni di euro (15 pubblici, 13 da comuni e privati insieme). Tutto ruoterà intorno alla qualità dell’abitare e all’housing sociale. L’idea auditorium all’ex-Borri rimane sul tavolo ma si sta valutando anche in base a cosa chiederà la sovrintendenza e alla sostenibilità dell’opera nel tempo».
Per fare questo serviranno rinforzi: «Sono previste assunzioni per rinforzare gli uffici dell’urbanistica. Anche questo è previsto dal Pnrr».
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