Chimica e sostenibilità: a Como il corso voluto da Uninsubria e Confindustria
Il ciclo di perfezionamento è destinato a laureati triennali o magistrali in materie scientifiche ma anche a chi già lavora in azienda. Le lezioni tra febbraio e giugno

Università dell’Insubria e Confindustria alleate, a Como, per favorire lo sviluppo della cultura ambientale d’impresa. Il Dipartimento di Scienza e alta tecnologia dell’Ateneo diretto da Umberto Piarulli e il Gruppo Chimici della associazione degli industriali hanno varato un ciclo di perfezionamento destinato a laureati triennali o magistrali in materie scientifiche, ma anche a coloro che già lavorano in azienda.
Il corso intende fornire le conoscenze e gli strumenti necessari per affrontare i nuovi scenari industriali connessi al tema della sostenibilità ambientale ed economica nelle aziende, con un occhio di riguardo al tessuto di impresa del territorio. L’offerta formativa prevede quindi approfondimenti su governance e management della sostenibilità di impresa; innovazione, economia circolare ed eco-design; misurazione, monitoraggio, e valutazione dei dati ambientali, certificazioni e contabilità ambientali. Alle lezioni dei docenti saranno affiancati momenti di confronto con testimonianze aziendali. L’appuntamento si terrà tra febbraio e giugno in modalità mista: l’Università dell’Insubria ha predisposto sul proprio sito una pagina con le informazioni necessarie (QUI IL LINK).
Il corso di laurea in Chimica dell’Università dell’Insubria è focalizzato sulla progettazione, la preparazione e lo studio di sostanze, materiali e processi innovativi che trovano applicazione in numerosi settori: dall’industria farmaceutica a quella alimentare, delle materie plastiche, delle vernici e dei coloranti, dei cementi, delle fibre tessili, dei fertilizzanti, dei combustibili, dei cosmetici. Nei laboratori di via Valleggio a Como la ricerca e la didattica quotidianamente si confrontano con le sfide della rivoluzione verde e della transizione ecologica, poste come missione fondamentale del Pnrr, del Piano Europeo Horizon 2020 e dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile adottati nel 2015 dall’Organizzazione per le Nazioni Unite, che richiedono la stima e la limitazione delle emissioni in generale e dei gas serra in particolare, nonché la valutazione della sostenibilità dei processi e del loro ciclo di vita.
«Nelle sue diverse declinazioni ambientali, economiche e sociali – spiega il direttore del corso di perfezionamento, professor Gianluigi Broggini – lo sviluppo sostenibile è attualmente considerato imprescindibile in numerose realtà e ha risvolti e implicazioni non più trascurabili per le imprese di qualsivoglia dimensione. Il nostro obiettivo è preparare professionisti capaci di operare la svolta che le aziende italiane devono affrontare per gestire le problematiche del futuro e che il Piano nazionale di ripresa e resilienza ha elencato».
«Compatibilità fra sviluppo e gestione delle risorse, tenendo ben presente le esigenze delle generazioni future, è quanto tutti si aspettano – dichiara Stefano Orio, Presidente del Gruppo Chimici di Confindustria Como -. Essere più efficienti, sprecare meno risorse possibili, comportarsi eticamente sono la strada maestra. La sostenibilità a 360 gradi implica la costruzione di progetti che possano considerare le implicazioni ambientali, sociali ed economiche. Per governare questo cambiamento è necessario che ci siano alla guida persone competenti e motivate».
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