La Whirlpool di Cassinetta assume 180 lavoratori interinali. Ne rimangono altri 400

Soddisfazione di Fiom, Fim e Uilm per l'accordo raggiunto. I lavoratori somministrati del sito produttivo varesino sono in tutto 600.I volumi produttivi sono aumentati oltre il 10 % rispetto al 2021

L’accordo sottoscritto da Whirlpool con i sindacati dei metalmeccanici, Fiom, Fim e Uilm, che ha portato all’assunzione a tempo indeterminato 180 lavoratori somministrati dalle agenzie di lavoro, è passato con il 99% dei voti dei lavoratori della fabbrica di Cassinetta di Biandronno, polo degli elettrodomestici da incasso. È stato senza dubbio un buon accordo sindacale che ha tenuto conto del trend di crescita della multinazionale americana che si assesta oltre il 10%  rispetto al 2021 e una previsione di 2 milioni e 400 mila pezzi.
Un primo segnale positivo, dopo le oltre 100 ore di sciopero dei lavoratori di Cassinetta per la mancata attuazione del piano industriale, già sottoscritto dalle parti e non rispettato dall’azienda,  e la chiusura del sito produttivo di Napoli.

whirlpool generiche

L’accordo di stabilizzazione dei 180 lavoratori rappresenta l’attuazione di un sistema che Caterina Valsecchi, segretario della Fim Cisl dei laghi, definisce «a vasche». In pratica il lavoratore arriva dall’agenzia interinale con un contratto a tempo determinato di 12 o 24 mesi, ha una prima stabilizzazione con un contratto di staff leasing sottoscritto dall’agenzia di lavoro e infine viene assunto dall’azienda stessa a tempo indeterminato. Alla Whirlpool di Cassinetta su un totale di duemila lavoratori gli interinali sono 600, quindi da stabilizzare ne rimangono altri 420. I criteri utilizzati per la scelta sono stati principalmente due: l’anzianità di lavoro e la professionalità.
La rsu, coordinata da Chiara Cola della Uilm, Matteo Berardi della Fiom Cgil e Tiziano Franceschetti della Fim Cisl dei laghi, sta già lavorando a un nuovo incontro con l’azienda per avviare la procedura di stabilizzazione per altri lavoratori nonostante sul futuro pesino l’instabilità geopolitica causata dalla guerra in Ucraina e le difficoltà di approvvigionamento di alcune materie prime, in particolare schede elettroniche e più in generale semiconduttori per gli elettrodomestici, materiali che provengono da Ucraina e Polonia. Una situazione che crea problemi alla continuità produttiva con il conseguente utilizzo della cassa integrazione mediamente per cinque giornate al mese per carenza di materie prime.

Con il sistema “a vasche” non si è precari a vita

Da Napoli a Varese, la vertenza Whirlpool è ormai una questione nazionale

 

Whirlpool Emea e la storia di una trattativa mai decollata

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 25 Marzo 2022
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.