Imbrattata con la svastica “la pietra d’inciampo” di Gallarate
Brutto atto contro il piccolo segno che, su un marciapiede, ricorda Vittorio Arconti, deportato e ucciso dai nazifascisti
“Hanno imbrattato la pietra d’inciampo”. Al 25 aprile di Gallarate gira subito la notizia del brutto atto vandalico che ha colpito il piccolo manufatto che in via Mameli, da due giorni, ricorda l’ultimo domicilio di Vittorio Arconti, ucciso dai nazifascisti in un campo di concentramento.
Michele Mascella, presidente di Anpi, l’ha voluto rendere noto subito dal palco. Di fronte alla denuncia anche il sindaco Andrea Cassani ha detto che “sicuramente faremo in modo di rimuoverle, prendo l’impegno a far sì che queste svastiche e scritte ingiuriose siano cancellate”.
La pietra è stata sporcata da una svastica tracciata con uno spray, anche in maniera piuttosto frettolosa. Oltre alla pietra d’inciampo è stata anche tracciata una scritta ingiuriosa contro il 25 aprile in via Pegoraro, strada dedicata a un partigiano. Michele Mascella ha anche ringraziato per l’impegno a rimuovere “questi danneggiamenti, io dico stupidi, non di più”.
Già nella tarda mattinata volontari hanno messo mano almeno alla pietra d’inciampo, ripulita prontamente.
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Come già scritto in occasione di altri vandalismi vale sempre il detto: “la madre dewi cretini è sempre incinta”
Certa gente meriterebbe di fare qualche lavoro lavoro forzato come si usava con i disadattati.