La ciclistica Cavariese festeggia 70 anni, domenica la corsa

Nata nel 1952, la società nel ‘65 arrivò a organizzare anche un mondiale di ciclocross, disciplina molto amata in quegli anni. Il traguardo storico sarà festeggiato il 31 luglio nel modo migliore: con una gara per le nuove leve

mondiale ciclocross cavaria 1965

È una lunga storia, ormai, quella della Unione Sportiva Cavariese: la società ciclistica nata nel 1952 festeggia quest’anno i 70 anni di attività. Un traguardo non da poco, che viene celebrato nel migliore dei modi: con una gara ciclistica dedicata alle nuove leve, categoria Allievi. L’appuntamento è per domenica prossima, 31 luglio.

L’impegno di oggi nel mondo del ciclismo affonda le sue radici in una storia che ha almeno un elemento di gloria da citare: pur ancora giovane al tempo, l’US Cavariese nel febbraio 1965 fu organizzatrice – con il presidente Filiberti – del campionato mondiale di Ciclocross di quell’anno, con sfida tra i migliori protagonisti internazionali della disciplina tipicamente invernale che univa ciclismo e corsa campestre e che aveva trovato terreno fertile a Cavaria proprio grazie a una tradizione locale di corsa cross-country, con la celebre “Sette campanili” che – nata nel 1903 – era vetrina per i migliori podisti dell’epoca.

In quel febbraio del 1965 furono trentamila gli spettatori che si assieparono lungo i circa tre chilometri e mezzo del circuito, che prevedeva anche  sette scavi trasversali – artificiali – realizzati in unl tratto di prato che precedeva il finale: divennero famose in quei giorni come “buche del diavolo”
Il grande evento del 1965 è stato ricordato in grande stile in occasione dell’anniversario del 50esimo, nel 2015, con la presenza dei due maggiori protagonisti italiani di allora, il veneto-milanese Renato Longo e l’estroso marchigiano Amerigo Severini. I due italiani si classificarono quel giorno primo e terzo, con il secondo posto del podio occupato dal tedesco Rolf Wolfshohl 

cavaria con premezzo mondiale ciclocross

Era la seconda volta che il Varesotto ospitava un mondiale di ciclocross, dopo la grande giornata di Crenna del 28 febbraio 1954, prova iridata organizzata dalla Ciclistica Crennese. E la Cavariese aveva già colto grandi risultati nel decennio precedente, tra l’altro con i grandi risultati proprio di Americo Severini, tesserato con la società negli anni in cui (1959) organizzava anche il campionato italiano.

 

Due i campionati italiani organizzati dalla società, nel 1959 – sotto la neve, con vittoria di Longo – e nel 1964, sempre con Longo vincitore, su percorso che anticipava il mondiale del ’65.

Negli anni poi il ciclocross ha perso appeal in zona (anche se resta famoso quello di Solbiate) e la Cavariese si è dedicata maggiormente al ciclismo su strada, sempre con grande attenzione alle fasce giovanili, con prove come il Trofeo Vezzaro e il Trofeo Puricelli, fino ai campionati regionali U23 nel 2012. Tra i corridori che hanno vestito la maglia giallo-blu – da dilettante – anche tre professionisti: Giorgio Favaro di Mornago, Miro Palazzi per due anni, un nome piuttosto noto negli anni Settanta-Ottanta, Afredo Chinetti. Alla guida oggi come presidente è Pierluigi Macchi.

Il Gran Premio “70esimo di Fondazione Us Cavariese”

Domenica la Cavariese celebrerà il traguardo storico con il Gran Premio dedicato all’evento, su circuito di 8 km da ripetersi dieci volte. La partenza è fissata alle 9.30 dal Circolo cooperativo di Premezzo.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 27 Luglio 2022
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