Come controllare il lavoro dei propri dipendenti
Il lavoro è importante, ma oggi è cambiata la visione della professionalità, tanto che non ci possiamo fidare di nessuno

Il lavoro è importante, ma oggi è cambiata la visione della professionalità, tanto che non ci possiamo fidare di nessuno. Avete visto quali sono le difficoltà che incontrano le aziende, i piccoli e grandi imprenditori e perfino il libero professionista? L’allarme è stato chiaro. Oggi persone dai 20 anni ai 45 anni, durante il colloquio, fanno domande da far cadere le braccia.
Presentano il curriculum e invece di interessarsi di quali sono gli impegni lavorativi, chiedono: quando ci sono le ferie? I permessi? Libero sabato e domenica. Gli straordinari non li faccio. Domande che fanno chiedere: ma mi posso fidare di una persona che, ancora non sta lavorando, e già chiede delle ferie? Quali sono le qualità che questa persona mi dà.
Il lavoro è lavoro per carità nessuno lo mette in dubbio, ma per una retribuzione ci dovrebbe essere un interesse diverso. Fidatevi tutti quelli che vanno a lavorare con un peso addosso, cioè con il problema, nella loro ottica, di doverlo fare per forza per avere uno stipendio, prima o poi tradiscono, si approfittano dei titolari ed hanno comportamenti lesionanti.
Parlando chiaro, quale azienda oggi può permettersi di avere dei dipendenti disonesti? Per questo controllarli, quando si inizia a sospettare, è del tutto lecito. Un diritto di ogni datore di lavoro, specialmente quando poi si opera in un settore delicato.
Quanto sei sicuro dei tuoi dipendenti?
La fiducia è una bellissima dote, ma che non si può dare a tutti coloro con cui si collabora. Ci sono persone che sembrano delle perle rare, diligenti, simpatiche, sempre disponibili, per poi scoprire che sono dei fannulloni oppure che studiano il contratto per poter approfittare di qualche diritto.
Non ti puoi mai fidare dei tuoi dipendenti, nemmeno quando questi sono da anni alle tue dipendenze. L’occasione fa l’uomo e la donna ladro. Per esempio ci sono persone che prendono giorni di malattia nonostante non ne abbiano bisogno. Permessi che non gli spettano. Tempi di allungamento della maternità con problematiche, dove poi, un ispettore privato scopre che questi giorni, la neo-mammina, li trascorre al parco oppure in palestra per tornare in peso forma.
Ogni anno sono centinaia i dipendenti che vengono scoperti, molte dei quali scoperti dai titolari che poi non hanno la possibilità di poterli licenziare perché non hanno raccolto prove o quelle che hanno non sono utili in ambito giudiziario.
Settore controlli e affidabilità, i sospetti sono leciti
Le aziende che si occupano di sicurezza, gestione di servizi e contatti sensibili, devono rimanere sempre sicuri che il proprio dipendente sia effettivamente una persona affidabile. Prendiamo, ad esempio, le aziende che si occupano di vigilanza oppure di cyber sicurezza, essi possono ricevere delle allettanti proposte di spionaggio aziendale ed è qui che deve intervenire il Controllo dipendenti.
Il rischio non è che a pagarne le conseguenze, di una fuga di notizie, sia il dipendente, ma la stessa azienda poiché è lei la diretta responsabile di quello che ha affidato al suo dipendente finale.
Un minimo sospetto è lecito, dunque deve essere gestito a benessere di tutti, del cliente e dell’azienda stessa.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
IlMarty su Un camion in avaria manda in tilt il traffico sulla tangenziale di Varese, automobilisti in coda per ore
Damir Kabilovic su Alessandro Braga presenta a Varese “Verdenero”: un viaggio nelle derive sovraniste
Alessandro Zanzi su Frontale nel Bresciano, muore madre di tre figli, gravemente ferito un 56enne di Varese
Felice su Ciclista aggredito a Monvalle dopo un sorpasso azzardato: “Ho denunciato, chi ha visto mi aiuti"
GianPix su Richiedenti asilo, 1248 accolti nei CAS della provincia: a Varese la metà delle strutture
AF--67 su "L'avventura nell'eccellenza del sistema sanitario lombardo e dell'Asst Valle Olona"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.