Planimetria catastale: a cosa serve e come richiederla

Se hai intenzione di vendere, donare o dare in permuta il tuo immobile oppure vuoi firmare un contratto di locazione, hai bisogno di ottenere la tua planimetria catastale. Infatti, per svolgere tutte queste pratiche appena elencate, è necessario possedere una serie di documenti tra cui anche la scheda catastale. Tuttavia, molto spesso capita che per ottenerla ci vogliano giorni, addirittura settimane, se ci si rivolge personalmente all’Agenzia delle Entrate o al municipio in cui è collocato l’immobile. Ma non è tutto. Ad oggi sono presenti una miriade di soluzioni che permettono di ottenere la propria planimetria catastale in un batter d’occhio! In questo articolo verrà spiegato nel dettaglio di cosa si tratta e come richiederla in maniera semplice e immediata.

Planimetria catastale: che cos’è?

Per planimetria catastale o scheda catastale si intende il disegno tecnico di un’unità immobiliare registrata all’Agenzia del Territorio, un tempo chiamata “Catasto”. È possibile ottenere la planimetria catastale di qualsiasi immobile, che sia un appartamento, una villa, un garage, un’attività, addirittura un sottotetto o una cantina.  Si tratta di un documento in cui sono riportate una serie di informazioni utili. Questi sono:

• I contorni e i confini dell’immobili
• La suddivisione dei locali interni e la loro destinazione d’uso
• Le altezze interne
• L’orientamento dell’unità rispetto a Nord
• L’indicazione del piano
• La scala di misura
• Le pertinenze dell’immobile (giardino, posto auto, eccetera)
• L’ubicazione (indirizzo e Comune)
• Gli estremi catastali
• La data di deposito della planimetria catastale e il nome del tecnico che ha eseguito l’ultimo aggiornamento

Ciò che invece non viene segnalato dalla planimetria catastale è il nome del proprietario dell’immobile e i dati metrici dei locali. Nonostante ciò, è possibile ricavare ugualmente le misure in larghezza e lunghezza dell’immobile a partire da un righello e, considerando che la maggior parte di queste planimetrie sono in scala 1:200,  paragonare 1cm di misura ottenuta a 2 metri di misura reale.

Come ottenere una planimetria catastale

Per ottenere una planimetria catastale è possibile rivolgersi all’Agenzia dell’Entrate tramite  il municipio del comune presso cui è collocato l’immobile oppure scaricandola direttamente online. Sicuramente la soluzione più semplice e immediata è quella di ottenerla online, dal momento che può essere scaricata per unità a qualsiasi uso: residenziale, commerciale, magazzino, ufficio, industria è molto altri. Ciò che serve è indicare l’indirizzo dell’immobile (comune, provincia) e gli estremi catastali, dove sono indicati foglio, particella e subalterno (se non li conosci, puoi scaricare la visura catastale al costo di un euro). Un sito che offre servizi catastali online è ad esempio retevisure.it. Tuttavia, è importante sottolineare che per ottenere una planimetria catastale è necessario pagare una modesta cifra di pochi euro, che permetterà di poter poi stampare quante copie vorremmo del nostro documento.

Planimetria catastale: ciò che c’è da sapere

Dopo aver visto che cos’è una planimetria catastale e dove è possibile richiederla, è importante dare delle ultime informazioni utili: chi può richiederla. Ovviamente per motivi di privacy, non è possibile richiedere in maniera automatica tutte le planimetrie catastali registrate presso l’Agenzia delle Entrate. Ecco perché l’unica persona che può richiederla è chi detiene il diritto di proprietà o dei diritti reali di godimento, ovvero chi è proprietario dell’immobile oppure chi lo abita o lo utilizza o chi detiene il suolo dove è costruito. Possono ottenere la planimetria catastale anche gli eredi del proprietario dell’immobile, l’autorità giudiziaria e il rappresentante legale del proprietario. L’unica persona che usufruisce dell’immobile ma che non può richiederla è il locatario di affitto. Inoltre, è importante sottolineare anche che la planimetria catastale non ha scadenza e può essere scaricata e richiesta quando si vuole, a patto che venga aggiornata in caso di interventi edili che modificano la distribuzione interna degli ambienti dell’immobile, compresi il frazionamento e/o la fusione degli ambienti, e in caso di cambio di indirizzo.