Castellanza, la Provincia “stoppa” skate park e campo da basket: “Consumano suolo”

Il progetto faceva parte della riqualificazione dell'area dell'ex-mostra del tessile da parte di un privato che, invece, va avanti. La sindaca Cerini dispiaciuta: "Non avevamo aree per la compensazione"

progetto ex mostra del tessile castellanza

Beffa per gli studenti dell’Isis Facchinetti (e non solo): l’area sportiva davanti alla scuola non si fa più. L’amministrazione comunale di Castellanza muove nuovi passi verso l’avvio dei lavori di riqualificazione dell’ex-Mostra del tessile da parte di una società privata il cui piano attuativo (che prevede nuove strutture commerciali e per la ristorazione, ndr) è ormai prossimo all’adozione, non appena si concluderà il periodo di presentazione delle osservazioni, ma ha dovuto rinunciare alla realizzazione del campo da basket e della pista per gli skate.

Qui il progetto

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Un campo da basket è consumo di suolo

Dall’intero piano, però, è stata eliminata l’area sportiva e ricreativa che avrebbe dovuto far parte del pacchetto di compensazioni e che prevedeva la realizzazione di uno skate park e di un campo da basket/calcetto all’interno del pratone che divide l’area privata dal parco Alto Milanese.

Lo stop dalla Provincia di Varese

La decisione non dipenderebbe dalla volontà dell’amministrazione e nemmeno dalla società che intende eseguire la riqualificazione, bensì dalla Provincia che in ambito di Valutazione Ambientale Strategica ha posto il problema del consumo di suolo che andrebbe compensato con altre aree all’interno del Pgt: «Purtroppo non c’è la possibilità di reperire nuove aree per compensare il consumo di suolo contestato dalla Provincia e così dobbiamo, a malincuore, dire addio ad un progetto che era stato deciso in accordo con gli studenti dell’Isis Facchinetti che insiste proprio in quell’area – spiega la sindaca Mirella Cerini – . Secondo l’interpretazione data dai tecnici di Villa Recalcati un campo da basket e una pista per gli skate sono configurabili come consumo di suolo». Nessun problema è stato, invece, sollevato per quanto riguarda l’impatto viabilistico dell’opera, criticato da alcuni consiglieri comunali di Busto Arsizio.

400 mila euro per la sicurezza dei pedoni e non solo

Le opere non realizzate verranno, dunque, monetizzate da Palazzo Brambilla (circa 400 mila euro): «Con questi soldi abbiamo intenzione di eseguire alcuni interventi di messa in sicurezza viabilistica (attraversamenti rialzati) e su alcuni edifici pubblici». A questa cifra vanno aggiunti altri 250 mila euro di oneri di urbanizzazione che verranno utilizzati per migliorare la viabilità nel tratto viale Borri-via Saronnese.

Quando inizierà l’intervento di riqualificazione? La sindaca non si sbilancia: «Non metto becco nelle scelte di un privato. Posso dire che l’iter verrà concluso entro l’autunno. Da quel momento ogni giorno sarà buono per iniziare i lavori».

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 17 Agosto 2022
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