Il presidente Locurcio a Barcaro: “Senza idee si infangano le persone”

Il fatto risale a fine luglio, quando Barcaro in consiglio aveva accusato il presidente del consiglio di Somma Lombardo di aver incassato quattro gettoni di presenza. Che gli erano stati attribuiti per errore dagli uffici comunali. Locurcio ora si toglie molti sassolini: "Siamo al limite della diffamazione"

Consiglio comunale Somma Lombardo 2020

«Nessuno riuscirà a tapparmi la bocca con tentativi di basso spessore, quali quelli che, come i fuochi fatui, spesso si accendono ma, fortunatamente, per breve durata».

Un intervento duro del presidente del consiglio comunale, Gerardo Locurcio, quello fatto ieri (martedì 27 settembre) alla fine del consiglio comunale, indirizzato ad Alberto Barcaro, consigliere del gruppo Lega (che non era presente).

L’antefatto sui gettoni di presenza

«Probabilmente a distanza di anni ci siamo accorti che lei percepisce l’indennità di funzione ma anche il gettone di presenza nelle Commissioni», aveva commentato Barcaro, nel consiglio comunale di fine luglio. «Assolutamente no, io percepisco solo quello di cui il presidente ha diritto», aveva inizialmente risposto, affermando che avrebbe poi fatto le dovute verifiche: «È solo un errore di scrittura, io non ho mai percepito nulla al di là di quello che percepisco da presidente».

Alla fine Locurcio ha scoperto che gli erano stati accreditati quattro gettoni di presenza erroneamente (si parla di 83,96 euro lordi), dopo aver partecipato a delle commissioni: «Quando la consigliera di Somma al centro Katia Casale era dimissionaria ho presenziato io al suo posto, e sono stato pagato. Al che ho chiesto agli uffici di scrivere una lettera a tutti i consiglieri per spiegare l’accaduto».

«Devo dire grazie a Barcaro – si legge nella lettera – perché altrimenti l’errore commesso dall’ufficio di segreteria, se fosse venuto a galla in futuro, lo si sarebbe potuto considerare una mia appropriazione indebita, assimilabile ad atto di peculato. Il consigliere Barcaro è stato davvero bravo nel suo lavoro da novello revisore dei conti e vigile azzeccagarbugli».

“Uso becero della questione”

Diverso il parere riguardo l’uso «becero-politico fatto dal consigliere leghista: egli, invece di approfondire con la responsabilità dell’ufficio la correttezza, è corso a presentare l’interrogazione utile solo a screditare il sottoscritto che si è trovato in tasca soldi mai richiesti e che, tra l’altro, sapeva bene che non gli spettavano. […] Chi oggi con questi squallidi mezzucci ha tentato di infangare, con il venticello del sospetto, la mia persona ha commesso il grave errore di non sapere bene a chi rivolgeva queste forme poco velate di sospetto».

Locurcio ha poi ripreso le parole del consigliere del Carroccio pronunciate in consesso lo scorso luglio: «Questa è una squallida affermazione che sostiene, senza nessuna prova, che io abbia potuto percepire molti altri gettoni di presenza nelle commissioni oltre all’emolumento quale presidente del consiglio. Siamo al limite della diffamazione e, quindi, della querela».

Sul suo ruolo da presidente del consiglio ha così chiarito: «In quanto presidente del consiglio ho titolo di partecipare a tutte le commissioni. Ma, secondo Barcaro, dovrei farlo nel rispetto del ruolo super partes e non di rappresentante di Somma al Centro, ossia escludendo e negando il mio ruolo politico a sostegno della maggioranza di cui faccio parte.

«Nell’attesa che mi giungano da parte dell’assessore tali regole di tali comportamenti, elementi normativi chiari e precisi, comunico che continuerò a esercitare il mio ruolo politico all’interno delle tre commissioni di cui faccio parte»

Locurcio ha concluso sottolineando il basso livello politico delle azioni di Barcaro: «Questa vicenda dimostra inequivocabilmente come il consigliere Barcaro esercita il ruolo politico di opposizione e con quali mezzi e che, laddove non esistono argomentazioni di spessore, la pseudo-politica scade nel rancore e nell’attacco alla persona».

«Alberto Barcaro non ha idee né proposte, così infanga le persone. Ci conosciamo bene, ma se si continua con questa situazione chi semina vento raccoglie tempesta», continua il presidente del consiglio a fine del consiglio.

 

 

Nicole Erbetti
nicole.erbetti@gmail.com

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Pubblicato il 28 Settembre 2022
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