Alla bocciofila Casiraghi di Milano scocca l’ora dei 100 anni

Pochi anni dopo la fine della Prima Guerra Mondiale i fondatori decisero di dare alla bocciofila il nome di un caduto fratello di uno dei soci

Bocce varie

Il 23 ottobre 2022 è sicuramente una data storica per lo sport delle bocce. Che una società del settore raffa raggiunga il secolo di vita è un fatto non solo inusuale, non solo raro, ma rappresenta anche un frammento di tutti quei minuscoli avvenimenti della vita umana che vanno a confluire nel grande fiume della civiltà di un popolo e ne costituiscono, ciascuno a suo modo, la parte fondamentale atta a identificarlo. Collocazione troppo pretenziosa? Affatto. Bisogna pensare a cosa abbiano immaginato i precursori, allorché nel 1922, pochi anni dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, decisero di fondare una bocciofila che portasse il nome di un caduto, fratello di uno dei Soci fondatori e primo presidente dell’associazione.
Un modo per ricordare, cosa che il mondo delle bocce mantiene con rigorosa serietà per non seppellire definitivamente sotto le coltri dell’oblio le immagini di chi ha attraversato il percorso dell’esistenza e ha deciso di andare avanti. Così sorse e proseguì nel tempo la Bocciofila Casiraghi che decide, per celebrare l’avvenimento, di organizzare una competizione a coppie alla quale invitare 16 compagini di categoria C, appartenenti alle più importanti bocciofile della zona e, fra queste, due della Bocciofila Bederese, grazie ai buoni uffici di uno dei suoi consiglieri: Claudio Donà. Prescelti i campi della Bocciofila Lonatese, vista l’impossibilità di usufruire dei propri in via Verro 2, di proprietà della Cooperativa Morivione – fino al 2016 univa il suo nome alla Casiraghi – che ora ha deciso di cedere il complesso.

Non sappiamo se il presidente Gabriele Palato abbia una particolare propensione per la mitologia, ma di certo, se fosse vissuto ai tempi dell’antica Grecia, sarebbe stato un assiduo frequentatore dell’altare presso l’Acropoli di Atene dedicato alla dea Apheleia, la dea della semplicità. Insieme al segretario Enrico Torresani e al direttore sportivo Giovanni Pozzi ha ideato e realizzato questa genuina festa popolare, nella quale i protagonisti hanno interpretato il ruolo con la scontata serietà e impegno.

Bocce varie

Abbigliamento désengagè – molti senza le divise societarie -, consuete manifestazioni di amicizia e simpatia, gara ai 10 punti senza rotazione dei campi, quindi tempi più brevi e incalzanti al fine di terminare entro la pausa pranzo le eliminatorie per concentrarsi sulla finale fra le due coppie selezionate. Orchestra con maestria il Pozzi, il quale si rivela una fonte d’informazioni preziosa sulla consistenza attuale della Casiraghi, che annoverava nel 2015 una quindicina di atleti e 35 soci, ora più ridimensionata, ma comunque attiva sul piano politico, dato che si sta adoperando con il Consiglio di Zona 5 di Milano per avere presto una nuova sede, preferenzialmente in una struttura ubicata ancora in via Verro, oppure in via Erice. E si svela Giovanni Pozzi, confidando la sua passione per la recitazione citando, non senza una punta d’orgoglio, d’aver ricevuto l’Ambrogino d’Oro dalle mani del sindaco Aniasi come facente parte della Compagnia d’Arte Drammatica A.T.R. che aveva recitato “Sette scalini azzurri” di Orio Vergani alla Triennale di Milano e presto sarà interprete, al Teatro Carcano dall’1 al 4 dicembre, di una commedia parzialmente in dialetto “El nòst Milan” nella quale avrà un ruolo di caratterista.

Bocce varie

La gara è ostica per i Bederesi – esclusi subito Canzoneri/Todeschini mentre Anelli/Cozzi superano il primo turno – proseguono logicamente i locali con adeguata conoscenza dei campi, per cui il successo se lo contendono Braga/Cavenaghi della Bareggese e Bergameschi/Simonetta della Locatese: prevalgono i secondi, che sono premiati nella cerimonia del rinfresco finale, in sintonia con la dea Apheleia, nell’ambito della più completa schiettezza e semplicità, in omaggio alla quale ricevono un ricordo tutti i partecipanti. Pochi discorsi brevi, una torta meravigliosa a celebrare l’evento e il rammarico, da parte della guida societaria, di non aver avuto l’onore della presenza di qualche dirigente regionale, ma si sa che la semplicità sovente resta negletta.

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24 ottobre – Ternate – inizio regionale serale coppia ABCD

di
Pubblicato il 25 Ottobre 2022
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