In Consiglio regionale la cerimonia di sensibilizzazione sulla prevenzione del tumore al seno
Il Presidente Fermi, insieme al Governatore Fontana e all'assessore Moratti, ha accolto le associazioni che stanno portando avanti le iniziative per la prevenzione del tumore

«Il lavoro delle organizzazioni di volontariato che si prefiggono l’obiettivo di rispondere ai molteplici bisogni delle donne è davvero prezioso. Come è di straordinaria importanza diffondere una sempre maggiore cultura della prevenzione, parlare di cancro al seno coinvolgendo istituzioni, mondo scientifico, mondo del volontariato e pazienti. La parola d’ordine è: vincere la paura! Con delicatezza e coraggio, non dobbiamo lasciare solo nessuno». Con queste parole il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi ha introdotto la cerimonia di sensibilizzazione per la prevenzione del tumore al seno che si è svolta nell’Aula consiliare alla ripresa dei lavori pomeridiani.
All’intervento del Presidente Fermi, ha fatto seguito quello della Vice Presidente di Regione Lombardia e Assessore al Welfare Letizia Moratti: sono poi intervenute Daniela Giangreco, responsabile della prevenzione primaria della Lega Italiana per la lotta contro i Tumori; Rosanna D’Antona, Presidente di Europa Donna; Anna Maria Mancuso, Presidente di Salute Donna; Emanuele Monti, Presidente della Commissione regionale Sanità e Politiche sociali.
Le conclusioni sono state affidate al Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana.
«La prevenzione per il tumore al seno è importantissima, tanto è vero che la Lombardia è una delle poche regioni ad aver ampliato la platea delle beneficiarie portando lo screening fino a 74 anni – ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana – Inutile negare che la pandemia non abbia avuto effetti su questa importante attività di prevenzione ma giova ricordare il lavoro compiuto con l’offerta nei giorni festivi e nella fascia serale di esami diagnostici aggiuntivi (comprese le mammografie), ed è doveroso – soprattutto in questo mese – richiamare al fondamentale ruolo delle Associazioni».
«Ogni anno in Italia 55mila donne si ammalano di tumore al seno. La ricerca scientifica ha compiuto passi da gigante: oggi, infatti, se il tumore è diagnosticato in fase iniziale, le possibilità di guarire superano il 90%. Sono anni che il mese di ottobre rappresenta un momento unico di informazione, condivisione e prevenzione grazie anche all’impegno e alle iniziative messe in campo da Regione Lombardia, da sempre molto sensibile su questi temi e molto attenta a recepire i contributi e le indicazioni delle associazioni che operano direttamente sul campo e mettendo ogni volta il paziente al centro dei propri interventi legislativi e finanziari» ha sottolineato il Presidente della Commissione regionale Sanità e Politiche sociali Emanuele Monti.
«Grazie alle undici associazioni provinciali distribuite sul territorio lombardo, il mese rosa di LILT rende la prevenzione capillare e accessibile a tutte le donne. Oltre 5mila visite gratuite offerte negli ambulatori e a bordo di due nuove unità mobili sono il nostro contributo concreto alla ripartenza della diagnosi precoce dopo la pandemia e alla promozione della cultura della salute delle donne» ha ricordato Daniela Giangreco della LILT Lombardia.
«Questo appuntamento annuale dove la società civile, il volontariato e gli advocates incontrano le istituzioni è un segno di come il dialogo, all’interno del sistema sanitario, sia sempre più intenso e completo. Le istanze delle due parti sono esposte, comprese ed integrate con il fine ultimo di essere sempre più rispondenti ai bisogni delle pazienti. Segno che tutto si muove in un’ottica di comprensione reciproca ed efficienza» ha aggiunto Rosanna D’Antona, Presidente di Europa Donna Italia.
«C’è un detto che dice: ‘prevenire è meglio che curare’, cosa c’è di più vero? La prevenzione salva la vita e lo testimoniano le migliaia di donne che a seguito di un tumore della mammella sono guarite: tra queste anch’io. Ecco perché Salute Donna è in prima linea per diffondere stili di vita corretti, come la sana alimentazione, la lotta al fumo e l’adesione agli screening mammografici. In questo mese di sensibilizzazione del tumore al seno molte piazze della Lombardia vedono la presenza del nostro camper della salute e dei volontari medici impegnati a fare visite gratuite alla popolazione: se la montagna non viene a Maometto, Maometto va alla montagna» ha concluso Anna Maria Mancuso, Presidente di Salute Donna.
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