Il sacrificio di Roberto Stella ricordato nella messa in memoria dei medici caduti
Nel giorno di San Luca, protettore dei medici, è stata celebrata la messa organizzata dall'Ordine dei Medici di Varese presso il Tempio Votivo dei Medici d'Italia

Nel giorno di San Luca, protettore dei medici, è stata celebrata la messa organizzata dall’Ordine dei Medici di Varese presso il Tempio Votivo dei Medici d’Italia a Duno. Una messa che, oltre ai vertici dell’Ordine, ha visto la presenza anche del Prefetto di Varese Pasquariello e del sindaco di Duno Dolce. La messa è stata celebrata da Don Lorenzo Butti.
Al termine della celebrazione ha preso la parola il presidente dell’Ordine, dottoressa Giovanna Beretta: « Partecipiamo oggi alla messa in onore di San Luca, medico e santo, protettore dei camici bianchi. Una consuetudine del nostro Ordine che si ripete ogni anno presso il Tempio del Votivo del Medico d’Italia, eretto a Duno in Valcuvia, per volontà e con l’impegno di don Carlo Cambiano, per onorare la memoria di tanti medici caduti in guerra e nell’esercizio della professione.
A me, come presidente dell’Ordine, spetta il compito, come è accaduto per i miei predecessori, di ricordare il sacrificio dei medici caduti nello svolgere la loro professione. Un dovere che si carica di particolare significato all’indomani dell’emergenza sanitaria – peraltro non ancora superata – che ha messo a dura prova la nostra professione e ha provocato numerose vittime tra i camici bianchi Tra i tanti colleghi scomparsi non possiamo non ricordare il Dottor Roberto Stella, presidente del nostro Ordine, primo medico caduto per covid in Italia.

Adempiamo il nostro dovere, nei momenti ordinari e in quelli straordinari, in Scienza e Coscienza fin dalle origini della nostra professione. Il nostro è sempre stato un impegno in prima linea.
La giornata di oggi è certamente occasione per riflettere su questi temi. La Costituzione affida al medico un ruolo di garanzia del diritto alla vita e alla salute di tutti, con competenza, professionalità, capacità di stare al passo con i progressi della scienza. Abbiamo il compito di guardare avanti, affrontare le sfide, assicurare il benessere dei cittadini. Senza mai dimenticare, soprattutto in una giornata dedicata al nostro patrono, che dobbiamo assicurare in ogni momento che il nostro dovere primario è di assicurare la vicinanza al paziente, l’ascolto dei suoi bisogni, la cura della sua salute, anche secondo i principi deontologici della professione».

Dopo le parole del Presidente, è intervenuto il Professor Giuseppe Armocida per una breve riflessione sulla professione mentre il Prefetto Pasquariello ha portato i saluti delle istituzioni.
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