Il sindaco di Luino e le polemiche sulle interrogazioni: “Nessuna modifica al regolamento”
Il sindaco di Luino Enrico Bianchi puntualizza, dopo le richieste di chiarimento presentate dal consigliere di minoranza Furio Artoni

Dopo la denuncia del consigliere comunale di minoranza a Luino Furio Artoni in merito alle diverse modalità per la presentazione delle interrogazioni consiliari, arriva la precisazione dell’amministrazione Bianchi proprio con una nota a firma del sindaco di Luino.
In merito all’articolo apparso su diversi organi di stampa relative dichiarazioni rilasciate dal Consigliere Capogruppo Furio Artoni desideriamo far presente quanto segue:
1. Le precisazioni contenute nella comunicazione inviata ai Capigruppo in data 7 novembre u.s. non costituiscono modifica del Regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale ma un mero chiarimento delle disposizioni dell’art. 23 del medesimo, nonché applicazione dei principi generali dell’ordinamento e della prassi amministrativa, in base ai quali se un documento costituisce parte integrante di un altro va presentato contestualmente a questo; al limite può essere consentito all’interrogante di presentare, durante la seduta consiliare, una nota integrativa e/o documentazione aggiuntiva ad interrogazione già presentata solo in presenza di motivi d’urgenza, la cui valutazione è rimessa al Presidente del Consiglio comunale (art. 23 – comma 5);
2. La mancata presentazione – con congruo anticipo – della documentazione a corredo dell’interrogazione, non consente l’esame della stessa che, potenzialmente, potrebbe risultare lesiva della privacy o di diritti di terzi;
3. Il Regolamento del Consiglio comunale di Luino (peraltro approvato durante il precedente mandato) non prevede, a differenza di altri, il tempo massimo di durata dell’illustrazione dell’interrogazione da parte del proponente, tuttavia, l’inserimento postumo, durante la seduta consiliare di fotografie e/o materiali multimediali potrebbe prolungare eccessivamente la durata della seduta stessa.
«Le precisazioni qui elencate non hanno lo scopo di ridurre i diritti e le prerogative dei consiglieri, a qualunque gruppo appartengano, ma a far si che le discussioni avvengano secondo linee guida prestabilite che garantiscono una discussione equilibrata e risposte adeguate», conclude il sindaco di Luino.
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