I clienti del tavolo 12 tornano a PizzAut per saldare il conto: “È stato un malinteso”
Non una truffa ma un equivoco: così le due coppie di clienti del tavolo 12 sono ritornate nel locale gestito da ragazzi con disturbi dello spettro autistico e hanno saldato il conto
È stato solo un malinteso. Nico Acampora, ideatore del progetto “PizzAut” racconta il lieto fine di quella che sembrava una triste truffa natalizia. Sulla pagina Facebook del ristorante/pizzeria, gestito da ragazzi con autismo affiancati da professionisti della ristorazione e della riabilitazione, si racconta l’evoluzione positiva della vicenda, una fine che rafforza la fiducia che Acampora aveva manifestato sin dall’inizio: “Sarò forse ingenuo, ma io vi aspetto”.
Pochi minuti fa sono passati a trovarmi le 4 persone che erano sedute al Tavolo 12 e che l’altro ieri sono andate via senza saldare il conto
Sono venuti tutte e 4…2 coppie.
Mi hanno spiegato di un grande equivoco in cui ciascuna delle coppie pensava che l’altra avesse pagato per entrambe.
Erano mortificati e si sono resi conto dell’errore solo quando hanno letto il post sulla pagina Facebook di PizzAut, che abitualmente seguono.
Una delle due ragazze, che ricordava di essere seduta al tavolo 12, ha chiamato l’altra coppia chiedendo se avessero pagato loro…e in quel momento hanno capito tutti e 4 di essere loro proprio quel Tavolo 12.
Erano sinceramente dispiaciuti, uno dei ragazzi non smetteva più di chiedere scusa.
Abbiamo parlato dei commenti al post sul Tavolo 12, hanno vissuto davvero male alcuni giudizi negativi ed offensivi ma uno di loro ha detto che probabilmente avrebbe scritto le stesse cose.
Io ho invece sottolineato i commenti ricchi di speranza, quelli che credevano con me che le persone del Tavolo 12 sarebbero tornate…Quelli che si sono offerti di pagare il conto al loro posto (io ho rifiutato queste offerte anche se mi ha fatto piacere vedere queste vicinanza e questa disponibilità).
Mi hanno chiesto di non pubblicare la foto del nostro incontro per paura di ulteriori brutti commenti…ed io rispetterò la loro richiesta.
Ci tengo però a raccontare che abbiamo riso, abbiano scherzato anche con un certo imbarazzo e alla fine ci siamo abbracciati, poi hanno saldato il conto lasciando dei cioccolatini per i ragazzi.
Personalmente credo in un mondo migliore e credo che per costruirlo CIASCUNO DI NOI DOVREBBE INIZIARE AD ESSERE IL CAMBIAMENTO CHE DESIDERA.
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