Apoteosi a Varese, la Coppa Italia è dei Mastini per la prima volta

La doppietta di Franchini e il gol di Drolet consegnano ai gialloneri il trofeo davanti al pubblico di casa a 27 anni dalla leggendaria Federation Cup. Il portiere Rocco Perla MVP delle Finals

Felicità giallonera: la Coppa Italia è dei Mastini Varese

Ventisette anni dopo i Mastini Varese tornano a sollevare al cielo un trofeo ufficiale: i gialloneri conquistano per la prima volta la Coppa Italia di hockey su ghiaccio al termine della finale contro il Caldaro. 3-1 per i gialloneri di Claude Deveze, tecnico canadese che ha plasmato una squadra capace di far innamorare la città di questa disciplina spettacolare e radicata all’ombra del Sacro Monte.

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Mastini Varese – Caldaro Rothoblaas 3-1 4 di 27

Di Marco Franchini (doppietta) e Francis Drolet le tre reti giallonere che hanno consegnato la vittoria al presidente Carlo Bino, al primo anno alla guida del club. Del finlandese Teemu Virtala la rete del momentaneo 2-1 che ha riaperto la gara, ma nel palpitante finale, con gli ospiti che hanno tolto il portiere per avere l’u0mo in più sul ghiaccio, è arrivata la rete della sicurezza (con Franchini).

Varese, questa volta, si piglia tutto: davanti a una Acinque Ice Arena piena zeppa – grande intuizione richiedere e organizzare le Finals – i Mastini non hanno lasciato nulla agli avversari, conquistando con il prodigioso Rocco Perla anche il premio di MVP. Il portiere giallonero ha disputato due partite pazzesche, reggendo anche alla pressione mentale e “fisica” messagli addosso dagli avversari. Fantastico, per un ragazzo di vent’anni volato a lungo in Finlandia per imparare il mestiere.

Ma ovviamente sarebbe sbagliato pensare che il Varese ha vinto la “coccarda” solo grazie alle prodezze del suo goalie: davanti a Perla le linee difensive hanno concesso le briciole ed effettuato interventi che sono pesati come gol: quello di Bertin in tuffo con l’Appiano, quello di Schina stasera a 2′ dalla fine, solo per fare due esempi. E poi la qualità dell’attacco alla fine è emersa: linee profonde, talento dei singoli e il coraggio di giocare – Piroso e Tilaro – con ginocchia malconce o con il naso rotto. No, non ci si poteva tirare indietro perché comunque la si guardi, questo era un weekend da vivere fino in fondo, questa era una serata storica, quella del quarto trionfo dell’hockey varesino dopo i due scudetti (’87 e ’89) e dopo la Federation Cup del ’95-’96.

La gioia dei Mastini: “Un’emozione indescrivibile vincere la coppa a Varese”

Un successo che ha tanti padri: dal presidente Carlo Bino al suo braccio destro Matteo Malfatti, al miracoloso Claude Deveze e giù giù per tutto il club senza dimenticare chi era in sella sino all’anno scorso (Torchio e Longhi, per citarne due). Un successo a cui – ci permettiamo di dire – vanno appiccicate due dediche: a Marco “Kito” Fiori (e alla sua famiglia) e a Fiorenza Zanchin. Da qualche parte, lassù, stanno festeggiando anche loro.

MASTINI VARESE – CALDARO ROTHOBLAAS 3-1
(0-0; 1-0; 2-1)

MARCATORI: 25.05 Franchini (V – M. Mazzacane); 41.17 Drolet (V – Franchini, Desautels), 48.08 T. Virtala (C – M. Virtala); 59.57 Franchini (V).
VARESE: Perla (Dalla Santa); Schina, Desauteles, E. Mazzacane, Belloni, Bertin, Piccinelli; Drolet, Franchini, Tilaro, Vanetti, Allevato, Del Vita, M. Mazzacane, P. Borghi, Piroso, Privitera, Raimondi, Odoni. All. Devèze.
CALDARO: Andergassen (Morandell); Massar, Shoepfer, Volcan, Tauferer, Uffelmann, Valentini, M.J. Virtala, S. Vinatzer; De Donà, Oberrauch, B. Andergassen, R. Felderer, Anderlan, Erschbamer, T.S. Virtala, A. Vinatzer, D. Vinatzer. All. Prochazka.
ARBITRI: Gerber e Lega (Cusin e Vignolo).
NOTE. Penalità: V 18′, C 33′. Superiorità: V 0-4, C 0-7. Spettatori: 1.105 (tutto esaurito)

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Pubblicato il 22 Gennaio 2023
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