Cosa chiede la mozione sull’ospedale di Gallarate approvata dal consiglio comunale
La mozione, approvata con tredici voti a favore e l'astensione delle opposizioni, chiede garanzie sui servizi e sulle risposte alla cronicità, esprime "preoccupazione" e definisce "irrinunciabile" la prospettiva dell'ospedale unico
Nella seduta dedicata alla situazione dell’ospedale, il consiglio comunale di Gallarate ha approvato una mozione (vale a dire una presa di posizione, con richieste di impegni) proposta da Luigi Galluppi, della lista civica centrista della maggioranza: è stata approvata con i tredici voti del centrodestra, mentre le diverse opposizioni – Pd, Città è Vita, Lista Silvestrini e Obiettivo Comune Gallarate – hanno scelto di astenersi, vale a dire di non opporsi su tutta la linea, condividendo solo una parte del testo.
Il consiglio è stato piuttosto animato, non tanto nel dibattito – normali schermaglie tra maggioranza e opposizione – quanto per la presenza del pubblico che soprattutto nella prima fase si è fatto sentire, portando tutta la preoccupazione della città per il destino del Sant’Antonio Abate. Già sulla partecipazione c’è stato un po’ di dibattito: c’erano circa 250 persone (più o meno tutti i 200 posti a sedere e molte persone in piedi in fondo e sulle scale), anche se il sindaco Andrea Cassani oggi ha ridimensionato a «centocinquanta presenti». dopo una discussione iniziale inattesa, meno partecipata è stata la seconda parte, quella in cui si sono esaminate le due mozioni, quella delle minoranze – respinta, anche se Forza Italia ha votato a favore – e poi quella di maggioranza.
Ma cosa prevede la mozione?
Come tutti i testi di questo tipo comprende delle premesse e poi una parte più sostanziale, quella degli impegni.
Nelle premesse si riepiloga l’incontro con l’assessore regionale Bertolaso e le criticità indicate, poi si esprime una valutazione sulla situazione, dicendo che il consiglio comunale
* Ritiene che la previsione di un Nuovo Polo Ospedaliero — anche alla luce della situazione di sempre maggior emergenza dei due attuali Ospedali di Busto Arsizio e di Gallarate – sia una scelta irrinunciabile e da portare avanti con urgenza individuando ogni modalità attuativa che consenta di ridurre i tempi di realizzazione (es. project financing).
Se questo era il passaggio contestato dalle opposizioni (che come detto comunque si sono astenute), nella mozione si dice anche che il consiglio «individua quale prioritaria — congiuntamente alla realizzazione del Nuovo Ospedale — la salvaguardia e la continuità dei servizi ospedalieri forniti dal Sant’Antonio Abate» e che le autorità regionali «non possono sottrarsi dal dovere di far fronte alle criticità in cui versa in particolare l’Ospedale di Gallarate», anche sul fronte del personale, con una «puntuale e definita programmazione» e attraverso «delle modifiche organizzative e gestionali. Dopo un passaggio che dice che la (da tempo ricercata) autonomia regionale potrebbe «garantire quantomeno maggior coerenza e corrispondenza tra i trattamenti economici del personale sanitario e quelli del personale privato», si dice che
* il consiglio Prende atto della situazione complessiva d’emergenza in cui versa la Sanità Pubblica e delle assicurazioni fornite dall’Assessore Bertolaso inparticolare per quanto concerne il reparto dí Cardiologia ma contestualmente manifesta preoccupazione per i già avvenuti spostamenti di specialità dall’Ospedale di Gallarate ad altri presidi ospedalieri e per il futuro di quelle ancora attive a Gallarate.
* Ritiene necessario mantenere un costante rapporto di raccordo tra l’Amministrazione Comunale di Gallarate e la Direzione Generale del Welfare sulle evoluzioni delle criticità del nosocomio di Gallarate e sul progetto di realizzazione dell’Ospedale Unico.
C’è poi l’impegno al sindaco (così prevede la mozione come strumento: il consiglio detta la linea al sindaco) a trasmettere alle autorità regionali, al livello politico (Fontana e Bertolaso) e tecnico, di azienda Asst Valle Olona, le seguenti osservazioni e richieste:
• Si richiede che le personalità in indirizzo si adoperino secondo la propria competenza, per sollecitare i Ministeri competenti affinché vengano poste le basi — per esempio attraverso l’abolizione del numero chiuso per la Facoltà di Medicina e attraverso una rinegoziazione del CCNL Sanità — per ottenere, seppur a lungo termine, personale sanitario medico ed infermieristico numericamente adeguato e maggiormente motivato.
• Sí richiede, nello specifico alla Direzione ASST Valle Olona, di conoscere quali siano le prospettive di medio lungo termine per l’Ospedale di Gallarate, quali reparti intenda chiudere o spostare, quali siano le previsioni di turn over del personale (al netto delle dimissioni spontanee) e come intenda farvi fronte (es. programmazione concorsi); quali strumenti intenda altresì porre in essere per ridurre
• Si richiede che venga riconosciuto lo stato d’emergenza in cui versa il Sant’Ant nell’Ospedale di Gallarate. a rischio di dimissioni di personale e per rendere maggiormente attrattiva l’offerta lavorativi mantenimento coi nrcientran.do quindi. ogni azione ed investimento fattibile verso la garanzia del °ni° Abate, nell’irnrnediato e per il futuro, dei servizi sanitari oggi forniti.
• Si richiede che sia accelerato il procedimento burocratico/normativo prodromico alla realizzazione del previsto Nuovo Ospedale Unico.
• Si richiede in particolare di accelerare e di poter verificare e condividere il procedimento che porterà alla sottoscrizione degli Accordi di Programma previsti
• Si richiede di definire e programmare un percorso che nei prossimi anni possa garantire il passaggio dall’attuale Sant’Antonio Abate al Nuovo Ospedale Unico senza soluzione di continuità dei servizi sanitari erogati.
• Si richiede di poter verificare, coordinare e controllare le linee di indirizzo che saranno conferite ad Arexpo S.p.A. in relazione al progetto di rigenerazione urbana che interesserà il sedime attualmente occupato dall’Ospedale Sant’Antonio Abate di Gallarate.
• Si richiede di dare urgentemente attuazione anche a Gallarate della Legge Regionale Lombardia 14 dicembre 2021, n.22 che prevede (nello specifico per Gallarate): ■ una Casa di Comunità di tipo hub; ■ un Ospedale di Comunità; ■ una Centrale Operativa Territoriale.
Viene infine chiesto un intervento
a integrazione di quanto già previsto dalla Legge Regionale Lombardia 14 dicembre 2021, n 22 in merito all’assistenza alle cronicità, venga prevista una struttura poliambulatoriale/diagnostica per le visite non emergenti o di controllo, che garantisca in città l’erogazione di tali prestazioni ospedaliere specialistiche ambulatoriali previste, al momento, solo nel nuovo ospedale delocalizzato.
• Si richiede all’Assessore al Welfare di Regione Lombardia un Report a carattere periodico che contenga informazioni sulle attività poste in essere dall’Assessorato al Welfare e dalla Direzione Generale Welfare per la risoluzione delle criticità attuali e future dell’Ospedale Sant’Antonio Abate e dello stato di avanzamento del progetto dell’Ospedale Unico.
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