Il Far West di Bob Dylan
Una colonna sonora che diventò famosissima
Il grande Sam Peckinpah doveva girare il terzo dei suoi western definiti “revisionisti”, quando lo sceneggiatore Rudy Wurlitzer gli portò il suo amico Bob Dylan, suggerendo che avrebbe potuto contribuire con un paio di pezzi. Dylan aveva già preparato Billy e gliela suonò: Peckinpah era talmente entusiasta che pensò bene di affidargli l’intera colonna sonora. Era un’idea senz’altro originale: vero che Bob non era più quello di Freewheelin’, ma nemmeno si era particolarmente cimentato coi pezzi strumentali che sono la parte principale di una colonna sonora. Ed in più gli propose di recitare nel film, anche se nella parte di un personaggio, Alias, decisamente minore. Dylan si mise al lavoro e tirò fuori una ventina di pezzi, dei quali solo la metà finirono nel film. Ovviamente stiamo parlando di una colonna sonora: gli si possono trovare alcuni difetti, ma è tuttora molto piacevole da ascoltare e contiene qualche gran pezzo come la mitica Knockin’ che verrà massacrata decenni dopo in chiave rock. A parte un brutto disco di precedenti outtakes, che lo stesso Dylan non voleva pubblicare, questo sarà il suo disco di addio alla CBS Columbia con la quale incideva dagli esordi.
Curiosità: essendo Knockin’ la colonna di una scena di morte, se chiedete a qualcuno se sia quella di Pat o quella di Billy – nel film muoiono entrambi – forse otterrete una prevalenza del primo per l’accenno al distintivo, ma la risposta giusta è “nessuno dei due”. Si tratta di quella dello sceriffo Baker, personaggio minore del film, che muore in riva al fiume assistito dalla moglie, la “Mama” della canzone.
La rubrica 50 anni fa la musica
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