L’Obelisco Incompiuto: un capolavoro egizio e le meraviglie dell’automazione moderna
Quello che un tempo era frutto della fatica e dell'abilità degli esseri umani, nel mondo contemporaneo lascia spazio alle possibilità dell'automazione moderna
L’Obelisco Incompiuto, conosciuto anche come l’Obelisco di Assuan o l’Obelisco del Sud, rappresenta il più grande obelisco monolitico mai eretto dagli antichi Egizi. Commissionato da Hatshepsut, una delle rare donne faraone dell’Antico Egitto, durante il suo regno nel XV secolo a.C., questo imponente obelisco non fu mai completato né eretto nella sua posizione finale. Avrebbe raggiunto un’altezza di circa 42 metri e un peso di circa 1.200 tonnellate.
La costruzione e il trasporto di obelischi come l’Obelisco Incompiuto richiedevano un’enorme quantità di manodopera e coordinazione. Anche se non esistono registrazioni dettagliate sul numero esatto di persone coinvolte nel trasporto lungo il Nilo, si stima che fossero necessarie diverse centinaia, se non migliaia, di lavoratori per portare a termine queste imponenti operazioni. Gli Egizi impiegavano una vasta forza lavoro organizzata e specializzata per tirare le corde o i cavi collegati all’obelisco e spingere o trainare i pesanti blocchi lungo le strade o i canali d’acqua. Contadini, artigiani e schiavi collaboravano per superare le difficoltà e gli ostacoli nel portare gli obelischi dalla cava di Assuan fino a destinazioni come Luxor lungo il Nilo. Inoltre, venivano creati o adattati percorsi e infrastrutture lungo il Nilo per consentire il passaggio dei massicci blocchi.
Sebbene il trasporto degli obelischi fosse un’impresa monumentale nell’antichità, oggi assistiamo all’impressionante potenza dell’automazione moderna. Ad esempio, la MSC Tessa, la più grande nave portacontainer al mondo, ha una capacità di carico di 240 mila tonnellate e può trasportare in una sola volta 24.116 container, equivalenti a circa 200 Obelischi Incompiuti contemporaneamente. Tutto ciò richiede meno di 40 persone di equipaggio.
Allo stesso modo, nell’agricoltura industriale moderna, la mietitura del grano, un tempo un’attività che coinvolgeva numerosi contadini, è stata trasformata grazie all’utilizzo di macchine agricole industriali. Ad esempio, la mietitrebbia CR10.90 di New Holland Agriculture ha stabilito un record mondiale, raccogliendo 800 tonnellate di grano in otto ore, il 10% della quantità di grano egizio che Roma importava in un anno intero..
Infine, l’innovazione tecnologica ci porta verso una nuova frontiera: la guida autonoma. La Maserati MC20 Cielo, presentata recentemente, è equipaggiata con componenti tecnologici sviluppati dal Politecnico di Milano per la guida autonoma. Durante la sperimentazione, questa vettura ha affrontato tratti della 1000 Miglia 2023, appena conclusa, in modalità autonoma, rispettando le norme del Codice della Strada. Grazie a sensori avanzati e a un sofisticato software di controllo, l’obiettivo è raggiungere la capacità di percorrere l’intero tragitto della 1000 Miglia 2024 in modalità autonoma.
Mentre l’Obelisco Incompiuto ci ricorda le grandiose imprese degli antichi Egizi, l’automazione moderna ci affascina con la sua potenza e le sue possibilità di svolgere compiti una volta affidati all’abilità e alla forza lavoro umana.
“Ciò che l’uomo può immaginare, può realizzare”, Jules Verne.
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