No di Ascom al nuovo insediamento commerciale di via Kennedy a Venegono. Il sindaco: “Niente è deciso”

Confcommercio Ascom Varese ritiene che il paese sia già saturo di insediamenti della grande distribuzione e invita a tutelare i negozi di vicinato. Il sindaco Premazzi spiega che è stata avviata una procedura che permette la più ampia partecipazione e che tutte le osservazioni saranno valutate

Generico 29 May 2023

E’ un secco no quello contenuto nelle osservazioni di Confcommercio Ascom Varese al Piano attuativo di via Kennedy, adottato ma non ancora approvato dal Comune di Venegono Inferiore. Piano che riguarda la possibilità di costruire una struttura commerciale su un terreno su via Kennedy (la ex strada provinciale 233 Varesina).

Le osservazioni di Ascom

Il presidente Antonio Besacchi ritiene che il caso di Venegono Inferiore sia emblematico di una situazione in cui è più che mai necessario limitare la media e grande distribuzione per tutelare invece il commercio di vicinato: «E’ nostro compito e dovere tutelare il commercio di vicinato, soprattutto in un momento storico come quello che stiamo attraversando: pandemia, guerra in Ucraina e crisi energetica hanno messo a durissima prova la sopravvivenza di moltissime piccole attività imprenditoriali e proprio adesso, appena si intravede una luce in fondo al tunnel, non è dal nostro punto di vista nemmeno ipotizzabile che si pensi di portare altra concorrenza, in particolare in un territorio dove gli insediamenti della grande e della media distribuzione superano sia a livello provinciale che regionale la dotazione media in metri quadrati per abitanti».

Secondo Ascom i dati parlano chiaro: «A Venegono Inferiore sono attive due grandi distribuzioni (una delle quali classificata come centro commerciale) per 15.538 metri quadrati complessivi, corrispondenti a una dotazione di 2,61 metri quadrati per abitante. Sono invece dieci le medie superfici di vendita per un totale di 9.910 metri quadrati, 1,66 per abitante. A livello provinciale l’indice per abitante è di 0,34 per le grandi superfici di vendita e di 0,60 per le medie, mentre se si allarga il ragionamento su scala lombarda si sale a 0,40 per le grandi superfici e si scende a 0,59 per le medie. In entrambi i casi, i parametri sono sensibilmente al di sotto di quelli di Venegono Inferiore, destinati ulteriormente a cresce nel caso di realizzazione del Piano attuativo di via Kennedy».

Ai rilievi di carattere tecnico (compreso lo sfruttamento di una parte dell’area oggi a destinazione agricola) e viabilistico (il traffico sulla ex Strada provinciale 233 Varesina è già oggi saturo), si aggiungono quelli di ordine commerciale e sociale, ritenuti prioritari dall’Associazione commercianti: «Ribadiamo l’importanza e la rilevanza non solo sul piano strettamente commerciale ma anche, e conseguentemente, su quello sociale che le attività commerciali, e in particolare di vicinato, svolgono sul nostro territorio. Per questo è necessario che le scelte dei Comuni in materia di governo del territorio le tutelino concretamente».

Insomma, un ruolo, quello degli esercizi di vicinato, da proteggere: «Tanto più a Venegono inferiore – aggiunge Besacchi – dove i negozi, a fronte della presenza di una grande e una media distribuzione enormemente sopra la media del resto del Varesotto, sono numericamente molto al di sotto del dato medio provinciale e di quello regionale. Stiamo parlando di un 40% in meno. Una percentuale davvero troppo bassa, dalla quale si dovrebbe partire per mettere a terra strategie che agevolino l’arrivo di nuove piccole attività e non certo di progetti che mettono a repentaglio la sopravvivenza dei pochi negozi rimasti».

La risposta del sindaco

«Niente è stato ancora deciso – risponde Mattia Premazzi, sindaco di Venegono Inferiore – C’è un piano attuativo che è stato adottato  per dar modo di avviare il percorso partecipato e raccogliere dunque tutte le osservazioni. Abbiamo scelto questa procedura proprio per raccogliere proposte e osservazioni che verranno tutte valutate, comprese quelle di Ascom. C’è un operatore interessato a quell’area, e non è detto che sia un supermercato. Negli anni diversi operatori hanno avanzato proposte. Potrebbe essere un’attività nell’ambito della ristorazione o altro. Non abbiamo ancora deciso niente e il piano è stato adottato ma non approvato. Vediamo cosa viene avanti e, come abbiamo sempre fatto in passato, quando avremo valutato se andare all’approvazione vedremo di adottare sistemi di compensazione da riversare sul territorio anche per tutelare il commercio di prossimità che sicuramente non viene mai perso di vista».

Per quanto riguarda i timori di Ascom sul consumo di suolo agricolo, Premazzi risponde che, nel caso in cui il Piano venisse attuato, si tratta di un’area edificabile, con una striscia di terreno agricolo che verrebbe utilizzata come parcheggio, ma a fronte di una compensazione con una superficie di circa 5mila metri quadri in centro paese che sarebbero riportati allo stato naturale: «Non ci sarebbe nessun aumento di superficie edificatoria»

I tempi per arrivare ad una decisione non sono brevi: «I tempi sono ancora lunghi. Stiamo raccogliendo le osservazioni e le valuteremo tutte prima di prendere una decisione, quindi ci vorranno alcuni mesi per arrivare all’eventuale approvazione. Sicuramente non si arriverà ad una decisione prima del prossimo inverno».

 

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Pubblicato il 01 Giugno 2023
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