Openjobmetis e Family Care premiati dall’Onu per l’integrazione lavorativa dei rifugiati
L'agenzia per il lavoro quotata in Borsa e la sua controllata hanno aumentato nel 2022 le assunzioni di rifugiati del 37,5% rispetto al 2021. Rasizza: "I rifugiati assunti rappresentano un valore aggiunto e il passo necessario"

Openjobmetis e Family Care ricevono dall’agenzia dell’Onu per i rifugiati il premio “Welcome. Working for refugee integration“. È il secondo anno consecutivo che Openjobmetis e la controllata Family Care, ottengono il premio come riconoscimento dell’impegno dimostrato nella promozione di interventi specifici per l’inserimento lavorativo dei rifugiati, richiedenti asilo e beneficiari di protezione.
Dal primo dicembre 2021 al 30 novembre 2022, il gruppo ha assunto 1870 persone, di cui 315 donne e 1555 uomini. I soggetti coinvolti sono distribuiti nelle diverse fasce di età, con una particolare attenzione ai giovani (424 tra i 18-25, 576 tra 26-30).
Il progetto Welcome. Working for refugee integration, sostenuto dal ministero del Lavoro, da Confindustria e da Global Compact Network Italia, favorisce l’integrazione delle persone rifugiate nel mercato del lavoro, promuovendo il più ampio coinvolgimento del settore privato in collaborazione con le istituzioni e con le organizzazioni della società civile, rivolgendosi quindi a tutti gli attori del mondo del lavoro.
Openjobmetis spa, prima e unica Agenzia per il Lavoro quotata in Borsa Italiana, porta avanti diversi progetti dedicati a soggetti che vivono in situazioni svantaggiate, di natura sociale o sanitaria. Sostiene la dignità del lavoro, l’opportunità di impiego per qualsiasi individuo, promuovendo la legalità e il rispetto, condannando qualsiasi forma di sfruttamento lavorativo delle persone, in particolare dei soggetti fragili, svantaggiati e minori.
Attraverso il suo D&I Ambassador, Daniele Regolo, il Gruppo si impegna a sostenere progetti di promozione di una cultura della diversità e dell’inclusione anche con i partner, siano essi PMI o multinazionali, per favorire lo sviluppo di un mercato del lavoro sempre più aperto e inclusivo, e creando così una maggiore consapevolezza di questi temi tra aziende e candidati. Family Care Srl forte della propria esperienza nel campo dell’assistenza familiare e ospedaliera per le persone più anziane, si è impegnata nella strutturazione di percorsi didattici per formare e avviare al lavoro nuovi assistenti familiari richiedenti Asilo.
I progetti hanno coinvolto centinaia di corsisti, in collaborazione con diversi enti e cooperative. La prima edizione della scuola, articolata tra l’autunno del 2021 e la primavera del 2022, si è conclusa con un totale di circa 200 badanti formati. Tra questi, oltre il 65% sono stati assunti a tempo determinato immediatamente dopo la fine del corso e circa il 70% di essi sono ad oggi ancora impiegati con contratti a tempo indeterminato.
Tutte queste iniziative hanno fatto sì che, nel 2022, le assunzioni di rifugiati da parte di Openjobmetis aumentassero del 37,5% rispetto al 2021.
«Sia per Openjobmetis che per Family Care, i rifugiati assunti rappresentano un valore aggiunto e il passo necessario a favorire una sempre più ampia inclusione sociale e per restituire dignità, protezione e valorizzazione umana e professionale a persone che hanno dovuto abbandonare il proprio Paese a causa di guerre, violazioni dei diritti umani e persecuzioni – ha dichiarato Rosario Rasizza, Amministratore Delegato di Openjobmetis e Family Care. Nell’ultimo anno, ci siamo adoperati per offrire sempre maggiori opportunità lavorative ai rifugiati, aumentando i nostri corsi di formazione e la collaborazione con i nostri partner e certamente proseguiremo lungo questa rotta virtuosa».
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