Una raccolta fondi per la nostra collega Marina Petrillo
Giornalista, scrittrice, blogger e voce radiofonica italiana, a febbraio è stata colpita da un ictus che le impedisce di muoversi e lavorare: è stata aperta una raccolta fondi per aiutarla finché non sarà in grado di provvedere di nuovo a se stessa

Una raccolta fondi per una nostra collega che si trova in grave difficoltà. Non siamo soliti rilanciare raccolte di denaro, a meno che i destinatari e i promotori dell’iniziativa non siano nostre conoscenze dirette, come in questo caso.
Marina Petrillo è giornalista, scrittrice, blogger e voce radiofonica italiana. Dal 2012 al 2014 è stata direttrice di Radio Popolare e ha lavorato per Radio Rai. È stata più volte ospite di festival di giornalismo tra cui il nostro, Glocal che si tiene a Varese a novembre.
La vita di Marina, però, a febbraio ha avuto una svolta improvvisa, di quelle che cambieranno per sempre il corso delle cose.
Riportiamo quanto hanno scritto due sue care amiche, Raffaella Menichini Bentson e Claudia Vago, per diffondere questa raccolta fondi e permettere, a chi lo desidera, di fare qualcosa di concreto.
“Marina Petrillo ha bisogno del vostro aiuto. Dalla fine di febbraio si trova presso l’Istituto Humanitas in seguito a un ictus che l’ha lasciata con il braccio e la gamba destra bloccati, quest’ultima in lento ma continuo miglioramento.
In questo momento Marina è impegnata in un lungo percorso di riabilitazione, fisica e neurologica, per recuperare un’autonomia di cui oggi non dispone. Divora un libro dopo l’altro, sta imparando a scrivere agilmente con la mano sinistra e segue un programma di logopedia. Accanto a lei ci sono i suoi familiari, amiche e amici.
Nel suo lavoro di giornalista, svolto in radio, online e in qualsiasi altro modo le sia venuto in mente, Marina è sempre stata al fianco dei più deboli e dei più bisognosi, un impegno che ha radunato intorno a lei una comunità di persone che ne hanno sempre apprezzato l’integrità e la passione con cui ha interpretato il ruolo della giornalista nel mondo contemporaneo. Altri ne hanno apprezzato anche i libri, da quello su Bruce Springsteen al più recente sul fenomeno politico, sociale e umano rappresentato da Piazza Tahrir.
Questa raccolta fondi ha come obiettivo principale coprire le spese che si renderanno necessarie per i prossimi due anni: al momento Marina non ha un lavoro e non ha più una casa ma le speranze che, trascorso questo lasso di tempo possa tornare a lavorare e a vivere in un’abitazione privata, sono significative.
Anche il più piccolo contributo servirà a fare la differenza. Marina ci tiene anche a informarvi che per sua decisione, una volta raggiunto l’obiettivo di questa campagna, una parte dei fondi in eccedenza verranno donati a Ledha Milano.
Grazie per il vostro prezioso contributo”
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