“Per terra e per mari”, viaggio di note e immagini in biblioteca a Gazzada Schianno

E’ stata presentata in questi giorni la prima parte del programma autunno-inverno della manifestazione che prevede il contributo al Festival “Mulini Letterari”. Concerti e proiezioni con al centro il "Mare nostrum"

Generico 25 Sep 2023

E’ stata presentata in questi giorni la prima parte del programma Autunno-Inverno della Biblioteca Comunale di Gazzada Schianno che prevede il contributo al Festival “Mulini Letterari” organizzato per il terzo anno consecutivo dalle 47 Biblioteche del “Sistema Bibliotecario Valli dei Mulini dedicato al tema del Viaggio.

“Il titolo riservato a questa parte del programma è “Per terre e per mari”, un viaggio di note e immagini attraversando il nostro mare, il Mediterraneo, per ripercorrere le orme di Ulisse; un viaggio dentro la nostra storia e le sue tradizioni per meglio interpretare presente e futuro. Oggi il Mediterraneo è luogo di indicibili sofferenze, un luogo che racconta e spesso custodisce per sempre speranze, storie, dolore e anche morte. Ma rimane uno splendido luogo di scoperte e conquiste, di culture plurali e di civiltà che hanno generato la nostra società contemporanea”, spiegano gli organizzatori.

Come consuetudine la scelta delle sedi per i concerti valorizzeranno alcuni dei luoghi più significativi del nostro tessuto urbano: il Parco Comunale e la Villa De Strens (sede del Municipio), il teatro dell’Oratorio e la Chiesa Parrocchiale di Schianno (Ingresso libero)
Il programma si è concretamente aperto il 2 giugno, Festa della Repubblica e riprende domenica 8 ottobre alle 16,30 presso la Sala Consigliare di Villa De Strens con Oltrefrontiera, performance musicale di AsKa Trio (Max Pizio al sax e clarinetto, Claudio Farinone dalla chitarra e Paolo Pasqualin alle percussioni).
Aska Trio nasce dalla commistione di musicisti dall’approccio creativo aperto la loro musica non è jazz, non è interamente scritta e nemmeno totalmente improvvisata.

Il viaggio musicale proseguirà domenica 12 novembre alle 16,30 nella Chiesa Parrocchiale di Schianno presentando Volver con il bandoneon di Carlo Maver. I viaggi in solitaria in paesi remoti alla ricerca di incontri, odori, suoni, impressioni, sono le fonti da cui si abbevera la musica di Carlo Maver. Musica che viene dal silenzio e dal silenzio è attratta. Una ricerca di un’intimità, di un contatto profondo con sé stessi e con l’ascolto per sperimentare i propri limiti, le proprie paure, il suono, il riverbero.

Ultimo appuntamento musicale con sarà domenica 17 dicembre, ancora alle 16,30 e sempre presso la Sala Consigliare di Villa De Strens per l’ormai consueto “Concerto di Natale” che quest’anno proporrà Mediterranea Battente con la chitarra classica e battente di Giovanni Seneca con la voce e le percussioni di Anissa Gouisi. Sarà l’occasione per ascoltare musiche e canti ispirati alle diverse culture del mediterraneo e al dialogo tra i popoli. Nel concerto s’intrecciano composizioni originali a canti tradizionali che abbracciano l’insieme delle tradizioni mediterranee in varie lingue e dialetti: arabo, ladino, greco, serbo-croato, napoletano, pugliese, abruzzese e marchigiano. Un continuo vagare e mescolarsi di suggestioni musicali idealmente ispirate al mare e al mediterraneo, dove s’incontrano suoni e colori diversi.

I FILM

Sarà l’occasione per ascoltare anche alcune melodie popolari legate alla tradizione del Natale.
“Per terre e per mari” è anche “I film del venerdì sera”, visione di docufilm musicali presso la Sala Polivalente della Biblioteca e ancora la Sala Consigliare di Villa de Strens a ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.
Il 6 ottobre alle 21,00 (Biblioteca) toccherà a THE SILK ROAD – Yo Yo Ma e i musicisti della via della seta. Il docufilm verrà introdotto da Franco Fabbri, Musicista milanese e professore universitario. Yo Yo Ma prima ha portato la musica fuori dalle accademie e dagli auditorium, a beneficio di chi più difficilmente ne godrebbe, poi ha fondato un progetto dietro il quale sta l’idea di ricreare quel tessuto connettivo, ovvero di scambio non solo commerciale ma anche creativo, che caratterizzava la “Via della seta”, antichissimo collegamento tra Cina e Mediterraneo. Il film programmaticamente celebra il potere unificante e universale della musica, la sua straordinaria capacità di connessione tra esseri umani oltre ogni diversità etnica e religiosa.

Poi il 20 ottobre, sempre alle 21,00 e sempre alla Biblioteca Comunale N-ICE CELLO con Giovanni Sollima, regia di Corrado Bungaro (che parteciperà alla serata da remoto presentando il suo film). Il film racconta lo straordinario viaggio di un violoncello fatto di ghiaccio, che per incanto suona. Costruito dall’artista americano Tim Linhart con l’acqua del ghiacciaio Presena a 2.800 metri di altitudine, in Trentino, il violoncello viene trasportato, tra mille difficoltà, attraverso tutta l’Italia in un furgone-frigo, per preservarlo a una temperatura costante sotto lo zero. L’obiettivo è raggiungere Palermo, dall’altra parte della penisola, per interagire al Teatro Politeama con l’Orchestra Sinfonica Siciliana nella prima esecuzione mondiale di una partitura originale per Ice-cello e orchestra d’archi, opera del compositore e musicista palermitano Giovanni Sollima.

Il penultimo appuntamento sarà con il docufilm PINA, un film dedicato alla coreografa e ballerina Pina Bausch da parte dell’amico Wim Wenders. Alla proiezione, che si terrà nella Sala consigliare di Villa de Strens, interverrà Carla Moreni, critica musicale de “Il Sole 24 ore” e collaboratrice di Retedue della RSI (Radio della Svizzera Italiana).
Il film, con il Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, è il tributo di Wim Wenders all’arte unica e visionaria della grande coreografa tedesca, morta nell’estate del 2009. Il regista ci guida in un viaggio sensuale e di grande impatto visivo, seguendo gli artisti della leggendaria compagnia sulla scena e fuori, nella città di Wuppertal, il luogo che per 35 anni è stato la casa e il cuore della creatività di Pina Bausch. Dopo la morte improvvisa di Pina Bausch, avvenuta durante la preparazione delle riprese, Wim Wenders ha attraversato un periodo di lutto e di riflessione, in cui è stato costretto a ripensare completamente la sua idea iniziale di fare un film su Pina Bausch. Il risultato è stato un film per Pina Bausch, realizzato utilizzando le coreografie che avevano scelto insieme – Café Müller, Le Sacre du Printemps, Vollmond e Kontakthof – insieme a immagini e file audio della sua vita privata, e a riprese in 3D di alcuni membri della compagnia che nella primavera del 2010 hanno danzato ricordi personali dell’artista scomparsa, della sua natura meticolosa, critica e appassionata.

E infine in Italia con 365 PAOLO FRESU, IL TEMPO DI UN VIAGGIO, con Paolo Fresu, regia di Roberto Minini Merot (che sarà presente alla proiezione sempre nella Sala Consigliare di Villa De Strens). Questo film ha l’ambizione di descrivere e raccontare, con respiro corale, la figura umana e artistica di un grande musicista, le sue esperienze, i suoi vissuti, il mondo cui appartiene. Più che una biografia o un ritratto di Paolo Fresu, il film disegna una geografia di emozioni: i ricordi, le tradizioni e gli stili musicali, gli incontri, i tanti luoghi percorsi – città e paesaggi naturali, luoghi d’arte e luoghi sacri, teatri e sale di registrazione – danno vita alla ricerca di un artista che proietta la propria immagine in un altrove, dove il confronto e la condivisione con altre esperienze, le sue riflessioni, quelle degli amici o di chi lo ammira come esempio da seguire, trovano la propria ragion d’essere in quello spazio sottile in cui si esprime il suo viaggio interiore… Sempre e solo nel nome della musica.

 

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Pubblicato il 29 Settembre 2023
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