Le Fattorie Visconti, l’antico cascinale di Somma Lombardo che attende la riscoperta
Accanto al castello, la corte faceva parte di un sistema agricolo più ampio. Da anni è un rudere in centro città, da tempo si promette un recupero. Il Comitato: "Urgentissima la messa in sicurezza"

A due passi dallo storico asse viario del Sempione, che le separa dal castello medievale, le Fattorie Visconti attendono da decenni un recupero. E anche oggi il Comitato Intercomunale rilancia la battaglia per salvarle e «chiede come sempre di far conoscere alla cittadinanza i tempi e le modalità di attuazione dell’urgentissima e improcastinabile “messa in sicurezza”».
Se di un recupero si parla da decenni (dall’acquisizione al patrimonio pubblico negli anni Ottanta), da anni si attende il più limitato obbiettivo di messa in sicurezza. Annunciata più volte, ricorda il Comitato, anche dal 2016, da quando una raccolta firme ha portato il complesso al primo posto nella classifica di Varese e provincia dei “Luoghi del Cuore”.
Nel 2022 il complesso era tornato di proprietà del Comune, ceduto dalla Spes (la società patrimoniale partecipata dallo stesso Comune) come passaggio propedeutico ad ottenere nuovi fondi da bandi, per avviare il recupero, di cui era stato presentato un progetto.

La messa in sicurezza era stata messa nel piano triennale 2022-2024 del Comune, quindi a questo punto si dovrebbe arrivare a tirare le fila.
Per raccontare il valore storico del complesso agricolo e sollecitare il recupero, il Comitato ha anche prodotto il video “Le ultime voci delle Fattorie Visconti”.
Un video che si conclude ricordando quando «il recupero di questo luogo saprebbe ridare identità, storia e radici» a Somma, essere «la piazza che manca alla città».

È stato presentato in occasione della Fiera del Castello, quando il Comitato ha organizzato una serie di laboratori didattici in collaborazione con l’azienda gallaratese Moroon (che ha avviato una piccola produzione di baco da seta) e un reading teatrale dal “Filugello”, poemetto in endecasillabi sul baco da seta del 1752.
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