Si diventa genitori sempre più tardi, età in crescita anche in provincia di Varese
L’età media al primo figlio per le donne italiane passa da 31,5 del 2012 a 32,2 del 2022. In provincia di Varese l'età di papà e mamma al parto (non necessariamente il primo) è arrivata a sfiorare i 36 anni per lui e 33 per lei

L’età delle donne al momento del parto continua ad aumentare. Si tratta di una tendenza nazionale ma ben visibile anche in provincia di Varese dove di anno in anno si osserva la crescita di questo indicatore.
Se vent’anni fa la media di età delle donne al momento del parto era al di sotto dei 31 anni, oggi questo dato in provincia di Varese arriva a sfiorare i 33 anni. Così come del resto accade nel resto d’Italia dove, secondo l’ultima analisi disponibile relativa al 2022, l’età media della madre è di 33,1 anni per le italiane mentre scende a 31,1 anni per le cittadine straniere.
Una tendenza che inoltre si presenta con la stessa dinamica per quanto riguarda il padre che, in provincia di Varese, è arrivata ai 36 anni di media al momento del parto (era di 34 anni e mezzo nel 1999).
Si tratta di dati che analizzano la media delle età ma che comprendono uno spettro più ampio di singoli casi nei quali l’età della coppia può essere evidentemente anche molto più avanzata.
Si diventa genitori sempre più tardi: i dati nazionali
Una panoramica esaustiva delle dinamiche relative al parto emerge dal Rapporto sull’evento nascita in Italia, realizzato dall’Ufficio di Statistica del Ministero della Salute.
L’età media al primo figlio per le donne italiane passa da 31,5 del 2012 a 32,2 del 2022. Per le donne straniere l’età media al primo figlio passa da 27,7 a 29,2 anni. L’età media al primo figlio è per le donne italiane, quasi in tutte le Regioni, superiore a 31 anni, con variazioni sensibili tra le regioni del Nord e quelle del Sud.
Scolarità e occupazione delle mamme
Secondo quanto emerge dai dati il livello di istruzione della madre può influenzare sia l’accesso ai servizi sia le strategie di assistenza verso il feto ed il neonato. Delle donne che hanno partorito nell’anno 2022 il 42,5% ha una scolarità medio alta, il 22,7% medio bassa ed il 34,8% ha conseguito la laurea. Fra le straniere prevale invece una scolarità medio bassa (41,3%). Il livello di scolarità aumenta con l’aumentare dell’età al parto; in particolare il 76,1% delle donne con meno di 20 anni hanno al massimo conseguito un diploma di licenza media inferiore.
L’analisi della condizione professionale evidenzia che il 58,6% delle madri ha un’occupazione lavorativa, il 24,7% sono casalinghe ed il 14,5% sono disoccupate o in cerca di prima occupazione. La condizione professionale delle straniere che hanno partorito nel 2022 è per il 50,4% quella di casalinga a fronte del 66,1% delle donne italiane che hanno invece un’occupazione lavorativa.
Stato civile delle mamme
La frequenza di madri coniugate risulta pari al 56,4%, mentre il 41,6% sono nubili e il 2,0% separate, divorziate o vedove. Con riferimento all’età, le madri con meno di 20 anni sono nubili nell’89,3% dei casi e la percentuale di coniugate diminuisce drasticamente fra le partorienti con meno di 20 anni, rappresentando in questo gruppo solo il 10,4% dei casi.
Mamme italiane e mamme straniere
Nel 2022, circa il 20,0% dei parti è relativo a madri di cittadinanza non italiana. Tale fenomeno è più diffuso nelle aree del Paese con maggiore presenza straniera, ovvero al Centro-Nord, dove più del 26% dei parti avviene da madri non italiane; in particolare, in Emilia Romagna, Liguria e Marche oltre il 30% delle nascite è riferito a madri straniere. Le aree geografiche di provenienza più rappresentate, sono quella dell’Africa (28,7%) e dell’Unione Europea (19,6%). Le madri di origine Asiatica e Sud Americana costituiscono rispettivamente il 19,3% e il 7,9% delle madri straniere.
Aborti spontanei prima del parto
In media, a livello nazionale, ogni donna che ha partorito nel 2022 ha avuto 0,26 aborti in concepimenti precedenti, nell’80,13% dei casi le madri non hanno mai avuto in precedenza aborti spontanei, il 17,53% hanno avuto 1 o 2 aborti spontanei e nell’ 1,32% più di 2 aborti spontanei.
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