I ministri della Sanità e dell’Università definiscono il percorso accademico per diventare osteopata
I Ministri Schillaci e Bernini hanno definito la formazione della professione sanitaria istituita nel 2018. Soddisfazione della maggiore associazione rappresentativa degli osteopati che offre collaborazione per l'istituzione dell'albo e il riconoscimento delle equipollenze

Il Ministro della Sanità Orazio Schillaci e quello dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini hanno firmato il decreto interministeriale che definisce il percorso accademico della professione sanitaria dell’osteopata.
Il decreto, che sarà a breve pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, definisce il laureato in osteopatia come “un operatore sanitario che svolge in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, interventi di prevenzione e mantenimento della salute attraverso il trattamento osteopatico di disfunzioni somatiche non riconducibili a patologie nell’ambito dell’apparato muscolo scheletrico”.
Il decreto specifica le attività formative indispensabili della Classe, le Attività formative “Di base” che vengono integrate come segue:
a) nell’ambito disciplinare “Scienze propedeutiche”, dopo il Settore Scientifico-Disciplinare “SPS/10 – Sociologia dell’ambiente e del territorio”, sono inseriti i seguenti Settori Scientifico-Disciplinari (si seguito, SSD): MED/02 – Storia della Medicina; ING-IND/34 – Bioingegneria; b) nell’ambito disciplinare “Scienze biomediche”, dopo il SSD “MED/07 – Microbiologia e microbiologia clinica”, è inserito il seguente SSD: MED/34 – Medicina Fisica e Riabilitativa.
Nelle Attività formative “Caratterizzanti” della tabella delle ATTIVITÀ FORMATIVE INDISPENSABILI della Classe è aggiunto il seguente ambito disciplinare ed i relativi SSD: Scienze tecniche e mediche applicate; medicina fisica e riabilitativa, malattie dell’apparato locomotore, scienze infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative.
b) nell’ambito disciplinare “Scienze della prevenzione e dei servizi sanitari”, dopo il SSD “MED/50 – Scienze tecniche mediche applicate”, è aggiunto il seguente SSD: MED/49 – Scienze tecniche dietetiche applicate;
c) nell’ambito disciplinare “Scienze interdisciplinari cliniche”, prima del SSD “MED/26 – Neurologia”, è aggiunto il seguente SSD: MED/25 – Psichiatria;
d) nell’ambito disciplinare “Scienze umane e psicopedagogiche”, prima del SSD “MED/02 – Storia della medicina”, è aggiunto il seguente SSD: M-PSI/08 – Psicologia clinica;
e) nell’ambito disciplinare “Scienze del management sanitario”, dopo il SSD “SPS/09 – Sociologia dei processi economici e del lavoro”, è aggiunto il seguente SSD: MED/43 – Medicina legale; f) nell’ambito disciplinare “Scienze interdisciplinari”, dopo il SSD “VET/07 – Farmacologia e tossicologia veterinaria”, sono inseriti i seguenti SSD: M-EDF/01 – Metodi e didattiche delle attività motorie; M-EDF/02 – Metodi e didattiche delle attività sportive.
Parla di “traguardo storico” Paola Sciomachen, Presidente del ROI – Registro Osteopati d’Italia, la più rappresentativa associazione di professionisti del nostro paese e la prima per fondazione. La Presidente offre collaborazione alle istituzioni nell’ultimo atto previsto dalla legge del 2018 che prevede l’istituzione dell’Albo e della definizione delle equipollenze.
In base al decreto, il mondo universitario italiano potrà attivare i percorsi accademici del corso di laurea in osteopatia.
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