Indolenzimento muscolare post allenamento: come alleviarlo?

L’indolenzimento muscolare che, tipicamente dura alcuni giorni dopo la ripresa degli esercizi, invece, è causato da altre condizioni

massaggiatore

Spesso succede che, a seguito di un allenamento molto intenso o dopo un lungo periodo di fermo sportivo, si avvertano fastidiosi dolori focalizzati ai muscoli soggetti a stimolazione. C’è chi attribuisce questa condizione a un accumulo di acido lattico dovuto proprio allo scarso livello di allenamento. A ben guardare, però, non è esattamente così.

L’acido lattico che viene rilasciato in seguito a un allenamento è tipico di tutti gli sportivi e non solo di chi riprende o pratica attività dopo tanto tempo di scarso allenamento, pertanto il dolore muscolare, meglio noto come DOMS (delayed onset muscle soreness), dovrebbe coinvolgere tutti e non solo una specifica fascia di atleti. Tra l’altro, proprio il lattato rilasciato durante l’allenamento viene smaltito molto rapidamente e metabolizzato da sangue e fegato nel giro di un paio d’ore dopo l’allenamento.

L’indolenzimento muscolare che, tipicamente dura alcuni giorni dopo la ripresa degli esercizi, invece, è causato da altre condizioni. Non sempre sono facilmente identificabili, ma, in linea di massima, è collegato a micro lesioni che colpiscono i muscoli sottoposti a sollecitazioni, frequenti contrazioni e spasmi e un leggero stato infiammatorio a questi connesso.

Per poterlo alleviare esistono diversi rimedi che spaziano dal massaggio manuale, allo stretching, dai prodotti da applicare fino alle pistole massaggianti. Questi, in particolare, vengono utilizzate sempre più spesso proprio per alleviare l’indolenzimento muscolare tipico dell’allenamento. Non tutti, però, sanno esattamente di cosa si tratta e come si utilizza correttamente.

Il mercato ne propone di diversi modelli e con funzioni differenti. Esistono brand specializzati nella cura e nel benessere della persona, che offrono anche alcuni modelli di pistole massaggianti, come i prodotti Fisiostore, ma esistono anche brand differenti specializzati in attrezzi per allenamenti e post allenamento che offrono diversi modelli.

Vale la pena soffermarsi un attimo, per capire come utilizzarla correttamente, per alleviare i dolori muscolari.

Come impiegare la pistola massaggiante

Molti atleti utilizzano le pistole massaggianti in diversi modi, per sciogliere contratture, prevenirle, per lenire l’indolenzimento muscolare tipico del post allenamento. In linea di massima la sua funzione è quella di simulare un massaggio professionale volto a riscaldare e sciogliere i muscoli contratti o traumatizzati.

Utilizzarla è molto semplice, perché basta afferrare l’impugnatura ergonomica, selezionare la frequenza delle pulsazioni, l’intensità, e passare la testina nella parte che si intende trattare.

In realtà, esistono modelli con diverse funzioni e testine incorporate. C’è la classica testina sferica, che si adatta a tutti gli impieghi e pratica la pressione sul muscolo in maniera uniforme, così da rilassarlo più efficacemente. Esistono però altre testine, come la piatta, a U o a cono, che rispettivamente servono per alleviare i muscoli della zona addominale, dorso e spalle e per i nodi muscolari.

Allo stesso tempo, si può considerare il fatto che una pistola massaggiante può essere impiegata anche per usi che prescindono dai dolori post allenamento, come ad esempio rilassare eventuali tensioni dovuti a posture o movimenti sbagliati.

Chiaramente questa non va intesa come sostituta di un intervento professionale, per i casi più particolari. Tutt’altro, serve solo per consentire a chi pratica sport, di alleviare i fastidi tipici di un allenamento intensivo, tra le mura domestiche e senza necessariamente l’intervento di un professionista.

Per i casi più specifici, invece, è sempre meglio richiedere un parere esperto e praticare i giusti esercizi di riscaldamento e allenamento graduale, così da non stressare eccessivamente i muscoli.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Gennaio 2024
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