Quattro arresti della polizia di Milano per rapina, uno dei fermati è di Varese
Concordano a Dubai compravendita di 40 auto ma al momento di ricevere l'anticipo rapinano il nipote della controparte in piazza Damiano Chiesa

La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, in carcere a carico di tre cittadini provenienti dall’est Europa e dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per un 53enne italiano, tutti residenti nelle provincie di Milano e Varese, ritenuti responsabili, i primi tre, di rapina aggravata in concorso e, il 53enne, di favoreggiamento personale.
L’attività investigativa condotta dai poliziotti del commissariato Sempione ha preso il via dalla rapina commessa il 19 ottobre 2022 ai danni di un cittadino egiziano di 36 anni: quel giorno, in piazza Damiano Chiesa, la vittima, che doveva consegnare un acconto di 20mila euro per conto di uno zio residente all’estero, è stato chiuso in auto, minacciato con una pistola semiautomatica e derubato del denaro.
A seguito di un’intensa e articolata attività investigativa, nella quale sono stati analizzati numerosi filmati e tabulati telefonici, nonostante fossero state utilizzate autovetture radiate, telefoni e utenze con nomi fittizi, gli agenti sono riusciti a risalire agli autori del crimine e a ricostruire la dinamica dell’episodio criminoso: a metà 2022, a Dubai, era iniziata una trattativa tra due persone per la compravendita di circa 40 automobili ibride provenienti dall’Italia.
L’acquirente, secondo quanto ricostruito, avrebbe mandato il nipote egiziano a consegnare, quale anticipo della somma pattuita, i 20mila euro alle tre persone inviate dalla controparte. Questi tre, padre di 47 anni, figlio di 20 e figliastro di 24, giunti in piazza Damiano Chiesa, dopo aver rapinato la vittima a bordo dell’auto con cui erano giunti e sulla quale l’avevano fatta salire, sarebbero fuggiti a bordo di una seconda vettura.
Le indagini del Commissariato Sempione, inoltre, hanno portato a denunciare per favoreggiamento personale il 53enne italiano che, da accertamenti tecnici esperiti sul cellulare, avrebbe ricevuto oltre 700 tra telefonate e messaggi nel periodo della rapina e per le quali non ha fornito indicazioni utili agli investigatori.
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