“Solo Versi” è il nuovo singolo del gruppo musicale varesino Effetti
"Rimani qui, Non parliamo dai, Rimani qui, Che ci esprimiamo solo a versi": un inno poetico al silenzio, in un mondo che pretende e strappa le parole di bocca.
Tommaso, Giulio e Francesca sono gli Effetti, giovane gruppo musicale varesino: “Solo Versi“ è il loro ultimo singolo, uscito il 2 febbraio su tutte le piattaforme. Una canzone rapida ma intensa, un’esplosione di suoni fugace che riesce ad entrare in testa grazie al suo ritornello che vorrebbe urlare, ma che in realtà racconta tutto il contrario: “Fatemi stare zitto, fatemi stare zitta”.
“Ero steso su un prato con degli amici a godermi il sole estivo. Avevo tutto, ero felice. Ho pensato a quanto a volte sia inutile parlare per comunicare un’emozione – spiega Tommaso – Volevo scriverci una canzone e ho iniziato a prendere appunti. Così è nata Solo Versi”
“Ricordo il giorno preciso in cui Tommaso mi ha mandato il testo: “prova a suonarci qualcosa sopra” mi ha detto – racconta Francesca – Volevo riuscire ad esprimere con la musica le immagini che aveva creato con le parole. Il bisogno di stare zitti, di ascoltarsi senza dirsi niente. Poi alla fine abbiamo scelto come sempre la via del contrasto, e il silenzio è diventato urlo. Dai contrasti traiamo ispirazione, perché in fondo siamo tutti pieni di contraddizioni. Accoglierle ed integrarle ci rende liberi, ed è proprio quello che abbiamo scelto di trasmettere con la nostra musica”.
“Rimani qui, Non parliamo dai, Rimani qui, Che ci esprimiamo solo a versi”: un inno poetico al silenzio, in un mondo che pretende e strappa le parole di bocca. Un silenzio che può trasformarsi in tante cose, anche in un amore profondo, fatto di sguardi, sorrisi, empatia, comprensione e poesia.
“Il mio approccio come spesso accade é partito da un’idea musicale – afferma poi Giulio – In questo caso un beat che avevo realizzato da poco, con un giro molto forte nel ritornello, tanta distorsione e reverbero. Non a caso queste due parole sono state forse il ponte tra ciò che era la mia musica e quello che volevano esprimere Tommaso e Francesca con il loro racconto sonoro. Una storia dove la comunicazione é complessa e quindi poi distorta dalle troppe incomprensioni e il silenzio invece é così grande da riecheggiare. Allora il tempo si ferma, e ci esprimiamo solo a versi, come dei bimbi appena nati”.
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