Cosa non fare in caso di guasto di caldaia e scaldabagno

Nell’uso degli elettrodomestici di riscaldamento che si hanno in casa, caldaie e scaldabagni, si debbono seguire delle “regole” per mantenere alte le loro prestazioni. Accenderle e utilizzarle continuamente, durante le settimane, mesi o anni, in cui si ha un funzionamento di ore ed ore, sviluppa delle usure.

Non sono elettrodomestici come gli altri. Essi impiegano sia l’energia elettrica, che è necessaria per accenderli e per farli funzionare. Unitamente però utilizzano fiamme libere in grado di bruciare il combustibile che viene inserito all’interno.

Dividiamo i modelli. Le caldaie sono principalmente a gas o con pellet, quindi è ovvio che abbiamo sempre la presenza di una fiamma che appunto deve bruciare il combustibile per creare calore. Tuttavia essi si accendono e funzionano con un’assorbenza elettrica.

Gli scaldabagni possono essere elettrici oppure a gas. Nel primo caso richiedono solo assorbenza elettrica oppure da un impianto fotovoltaico o ancora da pannelli termici. Mentre nel secondo modello, cioè quello a gas, si ha una fiamma e la sua funzionalità è uguale a quella della caldaia.

Differenziando le tipologie di modelli si hanno poi una Manutenzione caldaie e scaldabagno che avviene con interventi che sono di ripristino funzioni originali.

CALDAIE: COSA FARE E NON

Le manutenzioni nella caldaia, oltre ad essere obbligatorie per legge, sono necessarie per ottimizzare le funzionalità del dispositivo stesso. Una caldaia che non è mai stata pulita dalle fuliggini, ha il termoconvettore o l’aspiratore del fumo pieno di polveri. Ciò impedisce un corretto ricambio di aria, dunque è facile che la fiamma si spenga. Allo stesso tempo ci sono ossidazioni o ruggini che si sviluppano a causa di una produzione e comparsa di ruggine. La condensa interna rallenta la produzione di calore e quindi si ha un riscaldamento molto lento.

I problemi principali che si sviluppano sono: tempi di riscaldamento lenti, abbassamento delle temperature che non si uniformano negli ambienti, aumento della pressione nell’impianto di riscaldamento e aumento dei consumi.

Effettuando una manutenzione biennale, cioè ogni 2 anni, si hanno alte prestazioni, non si sviluppano guasti e non si ha nessuno dei problemi posti in elenco in precedenza.

Scaldabagno ha bisogno di manutenzioni?

Lo scaldabagno è un altro impianto di riscaldamento, ma che fornisce solo acqua calda sanitaria. In base al modello che si possiede si eseguono manutenzioni diverse. Alcune sono addirittura preventive, cioè prevengono la formazione di problemi che determinano guasti nel dispositivo.

Nei modelli elettrici si deve prestare attenzione all’eliminazione del calcare all’interno del dispositivo, presso i collegamenti idraulici e nei circuiti. Basta poco tempo ad un tecnico per fare un lavoro completo che sia ottimale per mantenere alte le sue prestazioni. In questo caso la manutenzione è consigliata una volta ogni 3 anni.

Mentre negli scaldabagni a gas si debbono fare le stesse manutenzioni di una caldaia, come: pulizia delle canne fumarie, analisi dei fumi e controllo della camera interna. La manutenzione è consigliata almeno una volta ogni 2 anni. In caso poi ci sono delle perdite di acqua è il caso di contattare immediatamente un tecnico per trovare il problema e risolverlo prima che ci siano dei cortocircuiti.