Disabilità grave e gravissima: Regione aumenta i fondi e rinvia ad agosto la modifica del buono mensile

Due milioni di euro subito e altri 8,5 con l'assestamento di bilancio di luglio per scongiurare le liste d'attesa. Soddisfatti PD e M5S che parlano di buona notizia ma non ancora sufficiente

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Altri due milioni stanziati subito e altri 8,5 a luglio con l’assestamento di bilancio. La giunta Fontana rivede i fondi a disposizione della disabilità grave e gravissima su cui da mesi le associazioni di pazienti e care giver si battono. La notizia dell’aumento arriva a pochi giorni dalla presentazione del ricorso davanti al TAR contro la delibera che viene considerata illegittima e lesiva dei diritti delle persone fragili.

Dall’incontro, promosso dall’assessore alla Famiglia, Disabilità, Solidarietà sociale e Pari opportunità Lucchini con le associazioni Ledha Fish, Fand Lombardia, Forum del Terzo settore, Anffas Lombardia e Anmic, è scaturito un impegno di Regione per aumentare di ulteriori 2 milioni di euro – che si aggiungeranno ai 30,5 (di cui 13 provenienti dal Fondo Sanitario Regionale) già messi a disposizione lo scorso 18 marzo – dei fondi oltre alla proroga al 1° agosto 2024 dell’avvio della rimodulazione del buono mensile riconosciuto alle persone con disabilità gravissima e anziani non autosufficienti ad alto bisogno assistenziale assistite dal solo caregiver familiare (Misura B1).

Con l’assestamento di bilancio di luglio verranno stanziati altri 8,5 milioni di euro per evitare le temute liste di attesa e garantire la presa in carico dei cittadini in condizione di disabilità gravissima, contemperando la libertà di scelta della persona con quanto dispone la normativa nazionale in materia di implementazione dei servizi.

COMMENTO DI SAMUELE ASTUTI DEL PARTITO DEMOCRATICO

«Dopo mesi di battaglia a fianco delle associazioni, con due mozioni, interrogazioni e interpellanze e diverse proteste, tra cui quelle di scrivere un grande 0,03% – la percentuale del bilancio necessaria a scongiurare i tagli – sotto Palazzo Pirelli e portare in Aula lo striscione dei manifestanti, il Partito Democratico, insieme alle altre forze di opposizione in Consiglio regionale, può rivendicare finalmente un po’ di merito nell’avere obbligato Regione Lombardia ad annunciare lo stanziamento entro fine luglio di circa 10 milioni di euro ed il posticipo dell’entrata in vigore della delibera al 01 agosto.
La marcia indietro di Fontana e Lucchini è finalmente una buona notizia che arriva dopo cinque mesi di proteste e di scaricabarile da parte della giunta regionale. È la dimostrazione che quanto chiediamo da inizio anno era possibile, ovvero stanziare lo 0,03% del bilancio (10 milioni di euro) a favore delle persone più fragili. È davvero un peccato aver perso tempo in questi mesi costringendo le persone con disabilità a scendere in piazza per chiedere ascolto e attenzione. Ma siamo contenti che la nostra insistenza, determinazione e fermezza abbiano consentito di dare finalmente una risposta concreta. Ora speriamo che davvero tutto si concretizzi come annunciato e sarà fondamentale che anche per i prossimi anni queste risorse siano garantite».

COMMENTO DI NICOLA DI MARCO M5S LOMBARDIA

«Per sei mesi il centrodestra ha negato l’esistenza dei tagli all’assistenza alle persone con disabilità, oggi ammettono che quei tagli sulla pelle di chi soffre rappresentavano invece un rischio concreto. Bene abbiamo fatto quindi a sostenere in ogni modo la battaglia di cittadini e opposizioni, per giungere a questo primo risultato.
La retromarcia del centrodestra rappresenta un importante primo passo per le Associazioni e le forze politiche, come il Movimento Cinque Stelle, che da sei mesi combattono al loro fianco questa battaglia.
Una proroga di pochi mesi ovviamente non è sufficiente. Così come non sono sufficienti le risorse messe al momento a disposizione. Il M5s continuerà a lavorare affinché il prossimo assestamento di bilancio non solo preveda la conferma della sterilizzazione dei tagli, ma anche l’implementazione dei servizi e la rimozione delle liste d’attesa per ciò che concerne la misura B1».

Rimane al momento ancora pendente il ricorso davanti al giudice amministrativo, ricorso presentato da 10 associazioni e appoggiato da ulteriori 16 tra cui non sono ricomprese quelle sedute al tavolo regionale.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Maggio 2024
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