All’ospedale di Gallarate simulata la donazione di polmone da donatore a cuore fermo
L'esercitazione rispondeva all'invito di Regione Lombardia che vorrebbe aumentare questo tipo di donazioni anche per venire incontro alle crescenti richieste di trapianto
All’ospedale di Gallarate è stata simulata una donazione di polmone da “donatore a cuore fermo non controllato” (uDCD).
L’esercitazione prevedeva un paziente giunto in pronto soccorso in seguito ad arresto cardio-circolatorio, avvenuto in contesto extraospedaliero, dove le manovre rianimatorie non hanno effetto.
A guidare l’esercitazione, eseguita da Laura Chierichetti e Carola Bertolini (rispettivamente medico e infermiere responsabili del COP), sono stati il Dott. Marco Sacchi (Responsabile Medico del Coordinamento Regionale di Procurement di Organi e Tessuti), di Elisa Pizzera (Infermiera Esperta del Coordinamento Regionale di Procurement di Organi e Tessuti), del Dott. Alesssandro Palleschi (Medico della Chirurgia Toracica e Trapianti di polmone dell’ospedale Policlinico di Milano) e della Dott.ssa Federica De Min (Responsabile Medico del Coordinamento Ospedaliero di Procurement II livello di Varese).
Il procedimento è stato realizzato su indicazione di Regione Lombardia che vuole incentivare le donazioni di organi da donatore a cuore fermo (DCD), per dare tempestiva risposta al crescente numero di pazienti in lista d’attesa di trapianto e per rispettare le sempre più numerose manifestazioni positive rilasciate in vita dai cittadini in ordine alla donazione.
L’attivazione di questa tipologia di percorso donativo rappresenta un ulteriore (nonché fondamentale) contributo a sostegno del mondo della donazione, in cui l’Asst Valle Olona è sempre stata attiva ed impegnata con i consolidati programmi di donazione di organi da donatore a cuore battente (DBD), multitessuto e cornee.
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