Le banche continuano a chiudere filiali, aumenta il malcontento dei risparmiatori

Secondo il Rapporto Uilca 2024, nove persone su dieci si dichiarano insoddisfatte della riduzione delle filiali. Un esempio virtuoso è il Credito Cooperativo

banche

In Lombardia, nove persone su dieci si dichiarano insoddisfatte della riduzione delle filiali, con il 70% che percepisce fortemente la loro assenza nel proprio comune. La fotografia scattata dal rapporto Uilca 2024 evidenzia  un crescente malcontento in Lombardia e a livello nazionale per la chiusura delle filiali bancarie, un fenomeno definito come “desertificazione bancaria“.

Questo malcontento è in linea con i dati del 2023, ma si registra un aumento nel numero di persone che si recano in banca almeno una volta al mese, segno di un bisogno crescente di servizi bancari fisici. A livello nazionale, la situazione è simile, con oltre il 93% degli intervistati che si dichiara insoddisfatto, un aumento del 5,2% rispetto all’anno precedente.

Il segretario generale di Uilca, Fulvio Furlan, ha sottolineato l’importanza delle filiali come presidi di sviluppo economico e legalità, soprattutto nelle aree rurali e nei piccoli comuni, dove la loro assenza può avere gravi conseguenze sociali ed economiche. Per affrontare questo problema, Uilca ha istituito tavoli di lavoro al Cnel e Osservatori Regionali, concentrandosi su temi come l’impatto sulle Pmi, lo spopolamento delle aree interne e il rischio di usura nelle regioni meridionali. Il rapporto sottolinea la necessità di un cambiamento nel modello bancario attuale, proponendo il Credito Cooperativo come esempio virtuoso di come le banche possano continuare a servire le comunità locali, con un’attenzione particolare alle zone più vulnerabili del Paese.

Abbiamo una banca

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Agosto 2024
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