In seicento a Varese per salutare don Marco e don Giuseppe
Sono stati circa seicento i fedeli della comunità pastorale beato don Gnocchi che hanno riempito domenica 22 la chiesa di S. Teresa delle Bustecche per salutare don Marco Casale e don Giuseppe Pellegatta, destinati a Gavirate e Cavaria
Sono stati circa seicento i fedeli che hanno riempito ieri, domenica 22 settembre, la chiesa di S. Teresa delle Bustecche per salutare don Marco Casale e don Giuseppe Pellegatta, che con l’inizio di settembre hanno lasciato la Comunità Pastorale Beato don Carlo Gnocchi di Varese per raggiungere le destinazioni dei loro nuovi incarichi pastorali.
Sono nove gli anni di servizio dati alla Comunità e a Bizzozero – san Carlo dall’ormai ex parroco don Marco Casale, diventato in questi giorni Prevosto di Gavirate. Ben ventidue sono invece gli anni di servizio a Giubiano per don Giuseppe, prima come parroco e poi come parte integrante della comunità pastorale, nonchè cappellano dei Miogni, che si sposterà a Cavaria con Premezzo e Oggiona con Santo Stefano: un arco di tempo importante che ha segnato la vita ed i cuori di molti, e infatti in molti hanno gremito prima la chiesa per una partecipata celebrazione liturgica, e poi la tensostruttura allestita sul retro della chiesa per un buffet, che ha salutato e ringraziato i due sacerdoti.
Che hanno salutato i loro parrocchiani in maniera davvero originale: il saluto di don Giuseppe, che ha tenuto l’omelia, ha ripreso le parole dell’arcivescovo, paragonando il proprio ruolo e servizio a quello umile ma utile di uno zerbino, ed invitando tutti a fare lo stesso, e quello di don Marco, intervenuto al termine della liturgia dedicando a ciascuna delle cinque parrocchie che compongono la Comunità, un pensiero specifico. Significativa anche la partecipazione e l’animazione della celebrazione da parte dei cori parrocchiali riuniti insieme per l’occasione, e dei chierichetti delle cinque parrocchie, anch’essi per l’occasione “in servizio” congiunto.
Al termine della celebrazione oltre cinquecento persone hanno preso parte al buffet offerto sotto la tensostruttura appositamente allestita sul retro della chiesa, e servito dai volontari di tutte le parrocchie, che hanno affrontato e brillantemente superato una prova tutt’altro che semplice, trattandosi di un evento inedito, a cui han preso parte così tante persone.
Il tutto è stato concluso dal taglio di una grande torta che portava come decorazione la foto dei due sacerdoti e un grande “grazie”, e dalla consegna dei regali di saluto consegnati con i soldi raccolti tra i parrocchiani: un computer portatile a testa, per tenersi in contatto con la grande comunità che hanno entrambi formato nel tempo.
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