Pro Patria coriacea in difesa ma sterile in attacco. Con l’AlbinoLeffe è 0 a 0
Rimandato ancora una volta l'appuntamento con la prima vittoria stagionale. A Zanica la difesa dei Bustocchi tiene bene Zoma e Rovida pare un rigore a Longo, ma dall'attacco arrivano numeri preoccupanti sotto porta: appena un gol in 5 partite
All’AlbinoLeffe Stadium di Zanica la sesta giornata di campionato della Pro Patria – la quinta per i bustocchi dato il rinvio della partita contro il Novara – si conclude con il terzo pareggio stagionale, il secondo a reti bianche (0-0) dopo quello casalingo contro la FeralpiSalò.
(Servizio fotografico a cura di Roberta Corradin)
Contro l’AlbinoLeffe, nel primo turno infrasettimanale della stagione, ai bianco-blu di Busto Arsizio non è bastata una partita attenta ed equilibrata per evitare di rimandare di (almeno) altri 90′ l’appuntamento con la prima vittoria in campionato. Successo che, se si somma anche il finale della scorsa stagione, manca da ben 8 gare valide per i 3 punti.
Tre sono anche i punti della Pro Patria al momento in classifica, naturalmente conquistati con i soli pareggi. Un bottino che muove di poco la classifica e sicuramente sta stretto ai ragazzi di mister Riccardo Colombo, coriacei nel contenere le scorribande di uno dei top-player del Girone come l’attaccante dell’ivoriano Mohamed Alì Zoma e resistere anche nel momento più difficile dalla gara, al 17′, quando William Rovida neutralizza un rigore calciato all’angolino basso da Longo dopo un fallo di mano in area nato dagli sviluppi di un calcio d’angolo.
Se la scorsa stagione il tallone d’Achille della squadra sembrava proprio la fase difensiva da ricalibrare, con tanti gol incassati alla prima occasione subita nello specchio della porta (la maggior parte dei quali prima del 15′), l’avvio della nuova stagione è caratterizzato da un suono diverso, altrettanto fastidioso per i sostenitori della squadra di Busto Arsizio, un campanello d’allarme non indifferente: appena un gol in cinque giornate. Due (entrambi di Jonathan Pitou) in sette se si considera anche la Coppa Italia.
Pagelle Pro Patria: Rovida magnetico para il rigore, Piran punge ma non va a dama
A Zanica, nonostante i tanti acuti sulla fascia sinistra di Leonardo Piran, spesso sul fondo per crossare ma senza mai andare a dama coi compagni, il tutto mentre sulla fascia opposta Somma era più che guardingo e contentivo su Zoma, di occasioni nitide, leggasi tiri nello specchio, per i bianco-blu ce ne sono state solo due, una per tempo: in avvio di partire un rigore in movimento non viene sfruttato da Pitou, mentre nel finale un rasoterra sul primo palo di Davide Ferri è respinto col guantone da Marietta, portiere delle torri seriane che più volte ha potuto tirare un sospiro di sollievo dopo aver visto i tigrotti mancare l’impatto decisivo con la palla in area, come fatto nel finale di partita da Curatolo e Mehic.
Al triplice fischio la logica, stando ai valori sulla carta e della classifica (AlbinoLeffe a 9 pt, Pro Patria a 3), direbbe che il rammarico dovrebbe apparire sul volto dei padroni di casa (al quinto risultato utile consecutivo), eppure in realtà l’espressione crucciata (o l’amaro della maglietta in bocca) è nettamente visibile su quello dei tigrotti.
RIVIVI LA GARA MINUTO PER MINUTO CON LA DIRETTA TESTUALE
ALBINOLEFFE-PRO PATRIA 0-0 (0-0)
Albinoleffe (3-5-2): Marietta; Borghini, Potop, Baroni; Evangelisti (1′ st Astrologo), Munari, Fossati (1′ st Mustacchio), Parlati, Gusu; Zoma, Longo (36′ st Agostinelli). A disposizione: Facchetti, Taramelli, Giannini, Zambelli, Boloca, Capelli, Ricordi, Angeloni, Vinzioli, Freri. Allenatore: Lopez.
Pro Patria (3-4-2-1): Rovida; Bashi, Alcibiade, Cavalli; Somma, Ferri, Mallamo (27′ st Palazzi), Piran (39′ st Vaglica), Terrani (16′ st Mehic), Pitou (27′ st Curatolo); Toci (39′ st Beretta). A disposizione: Pratelli, Reggiori, Nicco, Frattini, Ferrario, Miculi, Sassaro. Allenatore: Colombo.
Ammoniti: Pitou (PPA), Mustacchio (ALB), Cavalli (PPA), Colombo (All. PPA), Gusu (ALB)
Arbitro: Dini di Città di Castello
Collaboratori: Schirinzi di Casarano e Di Carlo di Pescara
IV Ufficiale: Iannello di Messina
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