Pagelle Pro Patria: Rovida magnetico para il rigore, Piran punge ma non va a dama
Le pagelle di AlbinoLeffe - Pro Patria 0 a 0. A Zanica i tigrotti giocano in maniera ordinata e resistono fino al triplice fischio ai colpi più duri dei Seriani, come le accelerate di Zoma e il rigore parato a Longo. Ma quando si tratta di affondare il colpo nell'area di rigore avversaria qualcosa si inceppa
Nella sesta giornata di campionato (quinta per i tigrotti che devono recuperare il derby del Ticino) la Pro Patria si spartisce per la terza volta le posta in palio con l’avversario, questa volta in casa dell’AlbinoLeffe. A Zanica i tigrotti scendono in campo in maniera ordinata e resistono fino al triplice fischio ai colpi più duri dei seriani, come quelli di Zoma e il rigore neutralizzato a Longo, ma quando si tratta di affondare il colpo nell’area di rigore avversaria qualcosa si inceppa. E così la prima vittoria stagionale viene ancora una volta rimandata.
(servizio fotografico a cura di Roberta Corradin)
ROVIDA 7,5 – Il rigore parato al 17′ è un attestato importante di maturità: dal dischetto Longo non calcia benissimo, ma il portiere intuisce l’angolo e ci arriva col guantone. Finora un campionato con sempre meno sbavature e sempre più certezze del proprio valore. Secondo clean sheet in cinque gare. Abbiamo insistito più volte sui dati dell’attacco, ma è anche giusto sottolineare quelli della retrovia: 4 gol subiti in 5 gare. Non una media disdicevole per una squadra che ancora orbita nei bassi fondi della classifica, tutt’altro.
BASHI 7 – Lo ha ribadito anche il mister in sala stampa: meno di dieci partite tra i professionisti ma il difensore ha già la capacità per giocarsela contro top di categoria come Zoma, che l’anno scorso aveva devastato la retrovia dei tigrotti. Il suo inizio di stagione non andrebbe sottovalutato.
ALCIBIADE 7 – Contraltare di Bashi: fa valere tutta l’esperienza e impedisce che palloni pesanti vengano recapitati in area troppo facilmente. L’AlbinoLeffe porta in area la palla soprattutto con cross laterali, respinti, anche perché le poche sortite palla al piede vengono annullate non senza quella malizia che porta a fischiare diversi falli in attacco.
CAVALLI 6,5 – Compiti meno impegnativi rispetto ai compagni, ma gara attenta, anche quando è costretto a spendere un giallo per evitare la transizione dei padroni di casa mentre la Pro Patria nei minuti finali del match prova a invertire l’incantesimo del digiuno sottoporta.
Pro Patria coriacea in difesa ma sterile in attacco. Con l’AlbinoLeffe è 0 a 0
SOMMA 6 – Quasi mai con la palla nella metà campo dell’avversario. Ma c’è un perché e, nelle logiche della partita, va bene così: meglio non rischiare di sbaglia in uscita o più semplicemente concedere campo a Zoma, che, come si sarà capito, viene percepito da Colombo e la sua squadra come la Catastrofe, al pari dell’ultima delle pieghe d’Egitto. Apocalisse evitata questa volta, a esattamente un anno di distanza da quella brutta sconfitta.
FERRI 7 – Cresce con il passare dei minuti, aiutando la squadra non solo nei duelli e nella costruzione, in particolare con Piran, ma anche nella finalizzazione, creando l’occasione più nitida della Pro Patria. Contro la Feralpi lo aveva fermato la traversa, a Zanica il guantone di Marietta. Tappato sul più bello, come la squadra.
MALLAMO 6,5 – Nulla da ridere sulla gara fatta in mediana, in supporto come filtro della difesa, e, per la verità, anche in fase di costruzione e in uscita. Non tutte le imbucate in avanti però escono col buco, anzi a dire la verità propria nessuna.
dal 73′ PALAZZI 6,5 – Poco tempo a disposizione, di sostanza. Il tutto, o forse il poco, senza disdegnare gli ultimi 30 metri di campo.
PIRAN 7 – Vera spina nel fianco dell’AlbinoLeffe e motore propulsore della squadra. Praticamene un attaccante aggiunto sulla linea di fondo e vicino alla bandierina del corner. Tanti cross non sfruttati al meglio dai compagni: a volte assenti in area, a volte molto imprecisi nella conclusione.
dal 85′ VAGLICA SV
TERRANI 6 – Gara discreta, ma con (più di) qualche pecca quando si deve accedere sulla trequarti e in area di rigore. Non poca imprecisione nelle poche volte che opta per il tiro, fuori misura o deviati i passaggi che avrebbero dovuto mandare a rete i compagni. Però c’è tutta una gara invisibile e di sacrificio, in fase di non possesso, impossibile da trascurare.
dal 62′ MEHIC 6,5 – La Pro vuole vincere e lui entra per provare a occupare maggiormente quello spazio dell’area che Terrani aveva calcato poco e in maniera impalpabile. Avrebbe anche una mezza occasione a disposizione ma l’impatto con la sfera è sporco e lontano dall’essere vincente.
PITOU 6 – Un piccolo passo indietro. Negli ultimi 20 metri è meno concreto rispetto all’ottimo inizio di quest’anno a partire da quel rigore in movimento calciato potente ma centrale e senza la cattiveria per piegare le mani di Marietta o sfondare direttamente la rete.
dal 73′ CURATOLO 6,5 – Proprio come Mehic, con un errore simile sottoporta su un cross di Piran letto malissimo da Marietta, che se da una parte gli spiana lo specchio della porta, dall’altra forse lo trae in inganno.
TOCI 5,5 – Come una maschera di teatro può sorridere ma anche piangere nell’arco di 90 minuti. Bene, come al solito, quando agisce spalle alla porta, preziosissimo per alzare la squadra, dolente in area di rigore, dove – questa volta – non riesce mai a sfruttare il momento e procurarsi un’occasione degna di nota. Quello che procura, tanto ingenuamente quanto involontariamente, è invece il rigore per l’AlbinoLeffe. Errore per fortuna non fatale.
Dal 85′ BERETTA SV – Poco tempo per riempire l’area di rigore.
COLOMBO 6+ – Si ripete il copione: la prestazione c’è, la squadra è unita ma la svolta decisiva per scalare la classifica manca. E alla fine ancora una volta in sala stampa si parla di amarezza per il risultato che sta stretto.
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