Telecamere nelle stanze della neuropsichiatria infantile di Varese: la richiesta va contro le leggi sul lavoro
La Sette Laghi replica alla richiesta di una lettrice e spiega che non è una questione economica ma sindacale
Telecamere negli spazi di degenza. È la richiesta fatta attraverso la nostra pagina Facebook da una lettrice che lamenta la mancanza di videosorveglianza in un reparto delicato qual è la neuropsichiatria infantile all’ospedale di Varese.
La lettrice dice di farsi portavoce di una richiesta sentita
«il reparto ha chiesto già da tempo un sistema di videosorveglianza per ogni camera, per tutelare i piccoli degenti vista la particolarità del reparto stesso.
Mi riferiscono che tale richiesta non è attualmente stata accolta da nessuno. in tutto il reparto ci sono solo 3 stanze con questo sistema.
Mi dispiace sottolineare che non è la prima volta che noto disservizi particolarmente gravi nel nostro sistema sanitario, che dovrebbe essere a mio parere il primo bene comunitario da tutelare.
Non è accettabile nemmeno che porti un minore a un controllo medico e quel medico ti fa aspettare anche ore perché purtroppo si deve dividere tra visite ambulatoriali e urgenze presso il pronto soccorso pediatrico.
Un reparto di neuropsichiatria infantile può essere di aiuto a tante famiglie perché, purtroppo, è un dato di fatto che le patologie come anoressia, bulemia, depressione, disturbi alimentari ect in età adolescienzale sono in costante aumento!
i ragazzi e le famiglie non possono essere lasciati soli e i medici devono poter lavorare senza dover fare i salti mortali e con i giusti mezzi!
quindi ritengo che un sistema di videosorveglianza al reparto vada consegnato e al piu presto».
La richiesta della lettrice è stata segnalata all’Asst Sette Laghi che ha spiegato il motivo per cui non c’è un servizio di videosorveglianza capillare: lo statuto dei Lavoratori prima e la Legge sulla Privacy poi vietano l’installazione di sistemi di videosorveglianza negli ambienti di lavoro.
La richiesta di protezione dei pazienti si scontra contro il diritto dei lavoratori a non essere soggetti a controllo. Questo è il motivo per il quale si sta ancora discutendo dell’installazione di videocamere sia nella neuropsichiatria infantile sia in altri reparti delicati come il pronto soccorso. La questione non è di tipo economico ma sindacale.
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