Un bando per immaginare il futuro del Castello di Belforte
Il Comune di Varese ha aperto un bando per raccogliere progetti con l'obiettivo di aprire al pubblico l'edificio storico, che è stato messo di nuovo in sicurezza grazie ai primi lavori preliminari di consolidamento
Il Comune di Varese ha fatto il punto sull’andamento dei lavori di consolidamento che hanno interessato il Castello del Belforte, con l’obiettivo di rinforzare la struttura e prepararla a nuovi interventi di restauro e alla apertura al pubblico. L’amministrazione ha infatti pubblicato un bando per raccogliere idee da utilizzare come base per progettare i prossimi passi e rendere di nuovo fruibile a cittadini e visitatori almeno una parte dell’edificio.
Il restauro preliminare
Gli interventi preliminari svolti nel corso degli ultimi anni e finanziati con un investimento da cinque milioni di euro del Ministero della Cultura si sono concentrati sul consolidamento della struttura, in modo da mettere l’edificio in sicurezza ed evitare il rischio di nuovi crolli. Si tratta di interventi essenziali, che (insieme alla rimozione della vegetazioni e di alcuni edificio abusivi) permetteranno di mettere le basi alla fase successiva del piano per il recupero.
«Prosegue il percorso per restituire un patrimonio storico alla città – ha affermato il sindaco Davide Galimberti – Dopo le opere preliminari eseguite, con questo bando si mira a rendere la struttura visitabile e accessibile, ad esempio permettendo dei percorsi visita tra le mura esistenti, valorizzando gli spazi al pianterreno e creando un punto di accoglienza riscaldato per i visitatori. Questo consentirà poi in una seconda fase di sviluppare delle proposte di fruizione a cui destinare il complesso: una fase in cui sarà importante il coinvolgimento della città, per favorire un utilizzo del bene che ne valorizzi l’interesse storico e culturale, cogliendo le opportunità di ulteriori future risorse anche attraverso la partecipazione a bandi europei, statali o regionali».
La messa in sicurezza di un’area del Castello di Belforte«Nei mesi scorsi sono state eseguite diverse opere preliminari importanti, necessarie e poco visibili – aggiunge l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Civati – si tratta di interventi delicati che spesso costituiscono la fase più importante. Ora con il nuovo bando si mira a consolidare la struttura e renderla accessibile e visitabile da parte dei visitatori. Un’opera che si inserisce all’interno di un percorso avviato dalla città per il recupero di beni di interesse storico artistico e che include anche la ex Caserma, Villa Baragiola, Casa Frasconi».
Durante i lavori per questo primo restauro, sono stati inoltre effettuati dei rilievi della struttura con l’utilizzo di droni e laser scanner, che hanno permesso di verificare le condizioni e la conformazione dell’intero edificio. «Il Castello di Belforte – ha infatti sottolineato l’assessore alla Cultura Enzo Laforgia – ha un passato molto particolare, che vogliamo far conoscere a cittadini e visitatori. Nel corso dei secoli l’edificio ha attraversato parecchie trasformazioni e rappresenta un pezzo importante della storia della città. Nonostante tutto ciò, le condizioni di degrado in cui versava rischiavano di cancellare questa testimonianza».
I dettagli del bando
Il valore complessivo della progettazione è di circa 400 mila euro, il termine per il ricevimento delle offerte è il 15 ottobre. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito del Comune di Varese a questo link.
Sono diversi parametri secondo i quali verrà valutata la proposta progettuale oggetto del bando. Oltre agli interventi di consolidamento strutturale e messa in sicurezza, verranno valute le proposte di recupero funzionale e di restauro conservativo del piano terra del corpo centrale, per rendere fruibile la struttura con la creazione di un punto di accoglienza riscaldato per i visitatori. In particolare costituiscono elementi di valutazione le proposte finalizzate al recupero dell’architettura storica del Castello. Sarà valutata poi la valorizzazione degli spazi al pianterreno, focalizzandosi sulle architetture che caratterizzano il monumento e le sue trasformazioni, con la valorizzazione delle pareti affrescate, restaurate e protette. Inoltre costituiscono elementi di valutazione le proposte per la realizzazione di percorsi di visita accessibili a tutti. Per il consolidamento strutturale verranno valutati in modo positivo l’adozione di modalità a contenuta invasività.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
ALESSANDRO PRISCIANDARO su La Lombardia riconosce la professionalità d'esperienza delle maestre d'asilo
Felice su "Palestre e scuole sono una priorità": il presidente della Provincia parla dei problemi edilizi nei licei di Varese, Sesto e Saronno
axelzzz85 su Investito sulle strisce pedonali a Varese. Uomo di 76 anni soccorso in viale Borri
Alberto Gelosia su Intitolazione di Malpensa a Silvio Berlusconi, il ricorso al Tar parte da tre Comuni del Varesotto
MarcoR su Intitolazione di Malpensa a Silvio Berlusconi, il ricorso al Tar parte da tre Comuni del Varesotto
Felice su Il valore aggiunto dell’exchange: Elisabetta si riscopre ad Ottawa
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.